Dall’Italia al Giappone intensa estate per Enrico Pieranunzi

da | 02/Ago/2013 | Appuntamenti

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Estate ricca di appuntamenti prestigiosi per Enrico Pieranunzi dopo la pubblicazione, in marzo, dello straordinario album “Live at The Village Vanguard”, primo artista italiano a registrare nel celebre locale della Grande Mela.
Dopo un concerto sold out in piano solo al Festival di Montreal a luglio, in agosto Enrico Pieranunzi – in trio con Luca Bulgarelli contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria – porterà in varie città italiane ed a Varsavia il suo progetto Fellinijazz. Cd storico, registrato nel 2003 da Pieranunzi con un quintetto all stars, Fellinijazz sarà ripubblicato a ottobre dalla Camjazz (in occasione del 20° anniversario della scomparsa di Federico Fellini) in doppio vinile + CD e con l’aggiunta di alcuni brani inediti in piano solo.
A settembre Pieranunzi sarà poi in Asia per una serie di date in trio con gli straordinari Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, vale a dire la splendida sezione ritmica di Brad Mehldau e del gruppo Fly. Con Grenadier il nostro pianista ha già avuto modo di suonare in passato mentre l’incontro con Ballard è una novità assoluta.
Infine il 26 settembre Pieranunzi sarà protagonista a Roma (all’Auditorium di Roma, Sala Santa Cecilia, con l’orchestra di Santa Cecilia) di un omaggio ad Armando Trovajoli. La scelta di Pieranunzi come solista in questo concerto non è casuale ma è segno della profonda stima ed amicizia che lo legavano al celebre compositore e pianista romano.

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Con Dave Pell rivive l’epopea della California anni 50

da | 02/Ago/2013 | I nostri Eventi, Recensioni

I Concerti alla Casa del Jazz di Roma – Domenica 28 luglio 2013

20130802-191939.jpgDave Pell è stato musicista molto attivo sulla West Coast negli anni Cinquanta e Sessanta. Si era fatto le ossa nell’orchestra di Les Brown ed aveva poi formato un suo ottetto con cui aveva ottenuto un ottimo successo di pubblico. Le sue numerose incisioni per diverse etichette discografiche testimoniano del suo jazz molto morbido, leggero che strizzando l’occhio alla commercialità coniugava il jazz della West Coast con la tradizione delle dance band. Come molti musicisti del periodo Pell divideva la sua attività professionale tra concerti, incisioni e lavoro negli studi cinematografici e televisivi. Pell appartiene a quella schiera di giovani sassofonisti che elessero Lester Young a proprio mentore stilistico e che ne perpetuarono l’eredità dando vita alla grande stagione del jazz californiano.

Marco Giorgi
per www.red-ki.com

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