Dal tango al mainstream con il sound della fisarmonica

L’ “Accordion Jazz Festival” a Pineto dal 26 al 28 luglio

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Ancora una bella edizione (la nona, per la precisione) dell’ “Accordion Jazz Festival” svoltosi a Pineto dal 26 al 28 luglio scorsi, sempre sotto la prestigiosa direzione artistica del fisarmonicista Renzo Ruggieri. Anche questa volta è stato seguito lo schema oramai consueto: prima serata ospite italiano, seconda serata artista internazionale, terza serata tentativo di commistione tra pop e jazz.

Ciò detto occorre dire che, come al solito, i primi due appuntamenti sono stati superlativi mentre sul terzo c’è qualcosa da dire. Ma procediamo con ordine.

Venerdì sera, dopo gli onori di casa officiati da un’impeccabile e sempre bella Maria Rita Piersanti, sul palco “Giuliana Soscia & Pino Jodice – Il tango da Napoli a Buenos Aires” ovvero Giuliana Soscia (fisarmonica / pianoforte / composizioni), Pino Jodice (pianoforte / vibrandoneon / composizioni / arrangiamenti), Jacopo Ferrazza (contrabbasso) ed Emanuele Smimmo (batteria).

Il quartetto ha tenuto pienamente fede alle aspettative sciorinando un’ora e mezzo di musica di grande valenza contrassegnata dagli ottimi arrangiamenti di Pino Jodice (strepitoso anche negli assolo pianistici), dalla originalità esecutiva della Soscia sempre più personale e padrona dello strumento e dall’intesa oramai cementata fra i quattro. Il repertorio, incentrato sul tango, era tratto dagli album incisi negli anni scorsi che hanno ottenuto ampi riconoscimenti anche a livello internazionale, cui si sono aggiunte alcune note composizioni dei due grandi Maestri Roberto De Simone e Astor Piazzolla, e due brani tratti dal penultimo CD “Contemporary”.

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Tutto su Paolo Fresu

Il nuovo numero di JAZZiT

20130802-193431.jpgE’ in distribuzione il numero di luglio-agosto della rivista JAZZiT che ha scelto di dedicare la cover story monografica al trombettista Paolo Fresu in seguito al conferimento della laurea honoris causa da parte dell’Università di Milano-Bicocca. Come al solito l’argomento viene trattato in modo diffuso grazie ad una serie di interventi di Luciano Vanno che tracciano, passo dopo passo, la carriera del musicista sardo dagli esordi ai giorni nostri.
Subito dopo Stuart Nicholson ci parla del cosiddetto “Quintetto Perduto” di Miles Davis vale a dire quel quintetto del 1969 che mai incise ufficialmente e che pure riveste una sua specifica importanza.

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