Claudio Fasoli: spesso le etichette sono inopportune

Claudio Fasoli 7

Claudio Fasoli, oltre che jazzista quanto mai innovativo e originale, è una delle persone più gentili, simpatiche, appassionate che mi sia capitato di conoscere nella mia carriera giornalistica. Dotato di un acuto spirito di osservazione, e di una grande capacità di cogliere l’essenza del momento, Fasoli è riuscito a mantenere una sua precisa individualità mai lasciandosi fuorviare da mode più o meno passeggere pur restando sempre fedele a sé stesso. Lo conosco oramai da molti anni ma c’è un episodio che ambedue ricordiamo sempre con piacere. Nei primi anni ’80 ci ritrovammo a Barga per il locale Festival di composizione e arrangiamento jazz; io ne curavo l’ufficio stampa e lui ovviamente suonava. Per motivi organizzativi, fummo costretti a condividere una camera; la convivenza scorse via in modo piacevole con un piccolo elemento distintivo: l’impressione che fece su Fasoli il profumo che utilizzo allora e utilizzo ancora oggi. E così, quando ci vediamo, Claudio mi chiede immancabilmente: “Usi ancora quel dopobarba?” anche se in realtà è un profumo.

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Il jazz impressionista di Steve Kuhn

Steve Kuhn Marina 1

di Marina Tuni – Ancora un concerto da incorniciare nel cartellone della stagione musicale di ERT Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Euritmica e Comune di Monfalcone.

Mercoledì 29 aprile è salito sul palcoscenico del Teatro Comunale della città dei cantieri il trio del pianista Steve Kuhn, un musicista che si associa immediatamente all’immaginario mitico della storia del jazz internazionale per le sue innumerevoli collaborazioni con alcuni tra i più celebrati numi tutelari di questo genere musicale – e parliamo di Kenny Dorham, Stan Getz, Art Farmer e, per un periodo seppur breve, John Coltrane – tra i quali, meritatamente, siede anch’egli.

Kuhn sta girando in questi giorni l’Europa con il suo fantastico trio, formato dal contrabbassista Buster Williams (Art Blakey, Chet Baker, Chick Corea, Dexter Gordon, Herbie Hancock) e dal drummer Billy Drummond, nomen est omen (anche il padre è un batterista!), tra i migliori in circolazione, presente in oltre 300 album, già con Sonny Rollins, Horace Silver e Pat Metheny.

Il settantasettene pianista americano, nato a Brooklyn da una famiglia di origine ungherese, inizia la sua performance con uno standard del corposo american songbook: “You Stepped out of a dream” di Nacio Herb Brown, introducendo lentamente la dolce melodia con fantasiose punteggiature, pause e stacchi repentini e sfoderando immediatamente la sua brillante tecnica pianistica, su cui non si è minimamente posato neppure un granello della polvere dell’età!

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“Uma mulher” di Barbara Casini

Barbara Casini ha voluto realizzare questo suo ultimo disco “ Uma Mulher” con due diversi trii di giovani jazzisti: la Banda Norte, composta da Alessandro Lanzoni al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria, e la Banda Sul, con Seby Burgio al piano, Marco Siniscalco al basso elettrico ed Enrico Morello alla batteria.

Questa scelta è stata dettata dal desiderio della cantante fiorentina di valorizzare le due anime del suo lavoro, una più aperta e jazz e l’altra decisamente più latina. Dopo molti lavori monografici in omaggio ad autori brasiliani e non (Tom Jobim, Chico Buarque, Charles Trenet, Gilberto Gil) il nuovo disco contiene 8 canzoni originali, ed il titolo vuole segnare una continuità con il suo primo album, che si apriva proprio con il brano “Uma Mulher” e che conteneva quasi esclusivamente brani di sua composizione.

A distanza di molti anni dunque Barbara si ripropone in veste di cantautrice, coinvolgendo in questo percorso musicisti di grandissimo talento e sensibilità, fra i quali spicca la presenza di Lanzoni, appena ventitreenne, vincitore del prestigioso Top Jazz 2013.

Riserva invece il suo ruolo di pura interprete a quattro perle del canzoniere brasiliano, fra le quali si segnalano due composizioni di Danilo Caymmi, autore geniale purtroppo poco conosciuto in Italia, proseguendo in questo modo nel suo intento di ricerca e di valorizzazione del prezioso patrimonio della musica brasiliana d’autore.

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