Gegè Telesforo Quintet” – Special Guest Dario Deidda al Latina Jazz Club il 23 aprile

Prosegue intensa l’attività del Latina Jazz Club. Il prossimo appuntamento è dedicato alla vocalità: sabato 23 Aprile alle ore 21:00, presso il Teatro Fellini di Pontinia sarà di scena il “Gegè Telesforo Quintet” Special Guest Dario Deidda al basso, con “Impossible Tour”. A completare il combo Domenico Sanna pianoforte, Michele Santolieri batteria, e Daniela Spalletta voce.

A ben ragione considerato uno dei migliori vocalist del Vecchio Continente, Telesforo sta portando in giro per il nostro Paese questo spettacolo che conferma ancora le sue molteplici qualità testimoniate, tra l’altro, dalla vittoria del Jazzit Award per 10 anni consecutivi dal 2010 al 2019 come miglior voce maschile. Ma considerare Gegè solo come cantante, seppure di classe, sarebbe riduttivo dal momento che la sua prorompente personalità si è affermata anche come ricercatore, divulgatore musicale (con il programma “Soundcheck” per Radio24 dove presenta novità ed artisti di tutto il mondo, anche scoperti con un lavoro di ricerca ed approfondimento di grande spessore e qualità) nonché comunicatore tv: il suo programma “Variazioni Su Tema” per Rai5, parla dei musicisti, della loro vita, della loro musica.
Non meno rilevante la carriera di Dario Deidda; diplomato in contrabbasso a Salerno, durante gli studi al Conservatorio si dedica anche al basso elettrico e al pianoforte, sì da delineare una statura musicale a 360°, anche se il suo mondo musicale preferito è il jazz. Profondo conoscitore del jazz tradizionale, si spinge anche fino alle tendenze più attuali esibendosi al Basso Elettrico.
Dall’incontro tra questi due fuoriclasse non può che scaturire musica di eccellente livello… soprattutto se i due sono coadiuvati da giovani bravi quali i già citati Sanna e Santolieri, per non parlare di quella Daniela Spalletta, vocalist e pianista di assoluta eccellenza, che da poco ha registrato un album eccezionale quale “Per Aspera Ad Astra”.
Insomma un concerto da non perdere specie per chi ama il canto jazz.

(Redazione)

Presentata al Teatro La Fenice di Venezia la stagione concertistica “Musica con le Ali” 2022

Coltivare giovani talenti e implementare le loro potenzialità e creatività, trasformandole in opportunità per il futuro. Questa, succintamente, la mission di “Musica con le Ali”, sodalizio milanese di patronage artistico che nasce per volere di Carlo Hruby, che ne è presidente, in seno alla Fondazione “Enzo Hruby”.
Venerdì 18 marzo, nelle Sale Apollinee della Fenice di Venezia, stupendamente tappezzate di damasco in stile neoclassico, è stata presentata la quarta edizione della stagione concertistica “Musica con le Ali 2022”, realizzata con l’importante partenariato della Fondazione Teatro La Fenice. Il ricco calendario prevede otto appuntamenti: 24 marzo, 14 aprile, 19 maggio,16 giugno, 6 e 13 ottobre, 10 novembre e 1 dicembre, tutti programmati di giovedì, con inizio alle ore 18. I concerti proposti hanno un nobile denominatore comune, ovvero fornire un’importante esperienza di crescita ai giovani interpreti emergenti, grazie anche al confronto con  alcune figure di spicco della musica classica.
Ha aperto la serie di interventi Fortunato Ortombina, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro La Fenice – «la casa dei veneziani, nonché il Teatro più bello del mondo» – esprimendo profonda soddisfazione per il rinnovarsi di questa brillante interazione tra impresa e istituzione, essenziale per il futuro della musica, «entità sovrana sulla terra e linguaggio universale che s’impara prima ancora di iniziare a parlare».

Andrea Erri – Direttore Generale del Teatro, parla del rapporto fecondo instauratosi con Musica con le Ali, che condivide il ruolo di funzione sociale della Fenice, non un luogo d’élite ma una struttura aperta e accogliente per i 340.000 visitatori e spettatori che hanno ammirato la bellezza del teatro e premiato le sue proposte artistiche. «Far lavorare i giovani talenti con musicisti di esperienza – afferma Erri – significa trasferire competenze, in una staffetta ideale tra artista affermato e in erba ma con grandi potenzialità per il futuro. Le ali sono uno strumento per volare ma anche per proteggere», richiamando il nome dell’associazione e le sue nobili finalità di patronage artistico.
In chiusura, i ringraziamenti di Carlo Hruby nei confronti dei vertici del Teatro, nel quale Musica con le Ali ha trovato una calorosa e sincera accoglienza per un progetto che ha visto la sua genesi proprio alla Fenice e che posegue grazie ad un’attenta e lungimirante condivisione, in cui il concerto è solo uno tra i tanti strumenti messi a disposizione dall’associazione, che comprendono la partecipazione a festival e rassegne, la produzione di incisioni discografiche con le principali label, il fattivo supporto nella comunicazione e nella promozione dei giovani interpreti anche tramite Radio MCA, la web radio nata nel 2020 e dedicata alla musica e all’arte. I giovani artisti, le cui candidature provengono da Conservatori, Fondazioni e Scuole di Musica, vengono così presi per mano e guidati in un percorso di crescita professionale per valorizzarne il talento, che fornirà loro un prezioso biglietto da visita per intraprendere una carriera internazionale ad alto livello. L’azione di patronage si esaurisce nel momento in cui l’artista sarà in grado di volare con le proprie ali… ali vere e non di cera come quelle di Icaro, che si sciolsero al calore del sole… (Non rammaricarti mai per la tua caduta, o Icaro del volo senza paura. Perché la più grande tragedia di tutti è non provare mai la luce che brucia…O. Wilde)

Entrando nel dettaglio, si parte giovedì 24 marzo con il violinista Gennaro Cardaropoli – fresco vincitore dell’autorevole Premio ICMA (International Classical Music Awards) come “Migliore Giovane Musicista dell’Anno”ed anche del prestigioso 1st Grand Prize all’Arthur Grumiaux International Violin Competition, unico vincitore italiano nella storia del concorso – e la pianista Ludovica De Bernardo, che presenteranno l’iridescente e vibrante Sonata n. 1 per violino e pianoforte op. 13 di Gabriel Fauré, suo capolavoro di età giovanile, Humoresque in sol minore di Ottorino Respighi, il più lungo dei Cinque pezzi per violino e pianoforte, i plastici affreschi sonori della Sonata per violino e pianoforte op. 22 di Giuseppe Martucci e il signorile virtuosismo del compositore polacco Henryk Wieniawski nel suo Tema e Variazioni.
Ricordiamo ai nostri lettori che Cardapopoli e De Bernardo si esibiranno anche martedì 22 marzo alle ore 18.30 al Ridotto dei Palchi “A. Toscanini” del Teatro alla Scala (info: tel. 02.38036605, info@musicaconleali.it), nel concerto inaugurale dell’edizione 2022 della rassegna “Il Salotto Musicale”, frutto dell’accordo tra l’Associazione Musica con le Ali e il Museo Teatrale alla Scala di Milano.
Il variegato cartellone prosegue il 14 aprile con la performance del TulipDuo formato dalla violista Eleonora de Poi e dal pianista Massimiliano Turchi, tributo alla temperie romantica e ad alcuni dei suoi compositori simbolo quali Schumann, Glazunov, Schubert e Fauré.
Il 19 maggio sarà la volta di un abbinamento decisamente intrigante, e tutto all’insegna della bellezza, tra contrabbasso e arpa. Le protagoniste saranno Valentina Ciardelli e Anna Astesano che sapranno coinvolgere il pubblico in un nuove avventure musicali con trascrizioni tratte da Puccini e Ravel e presentando una composizione originale della Ciardelli in anteprima assoluta.

Il 16 giugno il celebre violinista padovano Federico Guglielmo, che la stampa americana ha definito “la nuova stella nel panorama della musica antica”, affiancherà le giovani musiciste, sostenute da Musica con le Ali, Simona Ruisi (viola) e Maria Salvatori (violoncello) in un repertorio nel segno del classicismo con sonate di Beethoven, Schubert e Sinigaglia.
Debutto importante il 6 ottobre per il Duo David, ovvero Francesco Angelico (violoncello) e Giulia Russo (pianoforte) che si esibiranno in sonate di Debussy e Rachmaninov con un’autentica chicca: la riscoperta (finalmente!) del compositore napoletano Mario Pilati, di cui interpretano la Sonata in Re del 1929, dal fascino prepotente, edita per la prima volta proprio dal duo in un recente progetto discografico.

Il 13 ottobre si va nella direzione della forma sonata classica per violino e pianoforte con la violinista Fabiola Tedesco e la pianista Martina Consonni, in un personale omaggio a Beethoven, a Richard Strauss e allo spagnolo Joaquín Turina.
Il penultimo appuntamento, il 10 novembre, sarà incentrato sull’incontro tra il clarinetto di Clara Ricucci e il pianoforte di Federico Pulina, impegnati in una lettura dialogica di brani di Weber, C. Schumann, Widor e Busoni.
La stagione concertistica “Musica con le Ali” 2022 non poteva concludersi in modo migliore, il primo dicembre, con l’imperdibile concerto di una tra le pianiste di fama internazionale più ecletticamente crossover della sua generazione (è del 1986), la veneziana Gloria Campaner, qui assieme alla giovane violinista Sara Zeneli con un repertorio di brani del post-romantico César Auguste Franck e dell’eccentrico e innovativo Maurice Ravel.

In questi anni, Musica con le Ali ha saputo ben radicarsi nel tessuto cittadino stringendo importanti rapporti di collaborazione con la Scuola Navale Militare Francesco Morosini e con il Master MaBAC dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, offrendo inoltre tariffe vantaggiose ai residenti nella Città Metropolitana di Venezia e agli studenti.
I biglietti della stagione concertistica sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro La Fenice e in prevendita presso le biglietterie Vela Venezia Unica.
Biglietteria online: www.teatrolafenice.itwww.events.veneziaunica.it
Biglietteria telefonica: Tel.  041 2722699
Prezzi dei biglietti: Sale Apollinee €20. Riduzioni: residenti e over 65 €16; studenti €10
Abbonamenti: intera stagione €120; tre concerti nelle Sale Apollinee €50; abbonamento sostenitore €170.
Per informazioni: Tel. 02.38036605; info@musicaconleali.itwww.musicaconleali.it

Marina Tuni

Gerlando Gatto & Francesco Venerucci “Jazz & Covid tra Parole e Musica alla Civica Scuola delle Arti di Roma

Proseguono le presentazioni dal vivo del terzo libro del nostro direttore Gerlando Gatto, “Il Jazz Italiano in Epoca Covid”, che avevano subito una battuta d’arresto a causa della pandemia.
L’evento, inserito nel cartellone di Inside The Music, un progetto a cura di Fabrica Harmonica, si svolgerà alla Civica Scuola delle Arti di Via Bari, 22 (II piano) a Roma, domenica 27 febbraio 2022 con inizio alle ore 18.30

Si tratta di un’occasione unica perché, in realtà, le presentazioni saranno due! Infatti, in abbinamento a quella del libro di Gerlando, il pianista e compositore Francesco Venerucci presenterà il suo nuovo CD “Tramas”, un disco che vede la partecipazione speciale di Dave Liebman, flautista e sassofonista statunitense e dove le liner notes sono a cura dello stesso Gatto.

L’album si snoda attraverso nove tracce, tutte originali, nel quale il comune denominatore è l’assoluta qualità di composizioni ed esecuzioni, ed un gusto che fa di questo lavoro una bellissima conferma del talento del cinquantunenne pianista romano. Jazz ma non solo; si va dalle sponde del Mar Mediterraneo a quelle atlantiche direzione New Orleans, dall’Africa all’Europa. Fra le composizioni spicca la dedica alla tragedia del Ponte Morandi di Genova del 2018, testimoniata dall’intensità del brano “August 14th”.

“Il Jazz Italiano in Epoca Covid” (Lulu ed.), è il terzo libro di interviste firmato dallo storico giornalista di Jazz Gerlando Gatto, dopo “Gente di Jazz (2017, due ristampe) e “L’altra metà del Jazz” (2018), pubblicati entrambi per i tipi di KappaVu Edizioni/Euritmica.
Si tratta di un instant book che raccoglie, attraverso 41 interviste, pensieri, speranze, progetti, consigli di ascolto ma anche paure e preoccupazioni di musicisti e musiciste del Jazz italiano, immortalati in un periodo compreso tra marzo e maggio 2020, durante il lockdown dovuto alle misure di contenimento della pandemia da Covid-19.
Tra gli artisti intervistati in “Il Jazz Italiano in Epoca Covid” troviamo: Maria Pia De Vito, Paolo Fresu, Enrico Intra, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Rita Marcotulli, solo per citare alcuni di essi, tutti personaggi di riferimento del jazz nazionale, che compaiono nel volume.
Per l’ideazione e la realizzazione dell’opera, Gatto si è avvalso della collaborazione della scrivente, la giornalista musicale Marina Tuni, che ha anche raccolto alcune delle interviste assieme a Daniela Floris.
A concludere la serata, una degustazione di vini bio della Cantina Ponziani, nata dalla passione di un gruppo di donne che producono vini caratterizzati dal grande amore per il territorio, vocato alla viticoltura, qualità, sperimentazione e cura del dettaglio per i vini IGT Umbria della Tenuta, situata nel verde delle colline di Orvieto, a metà strada tra Roma e Firenze.
INGRESSO A NUMERO CHIUSO con prenotazione obbligatoria fino esaurimento posti – 5€
CLICCA QUI PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO ONLINE
info: 393 914 5351 – evento disponibile anche su Facebook Live Streaming alla pagina di Inside the Music

Marina Tuni

Bill Evans e Scott LaFaro, legati a filo doppio. Una conferenza di Gerlando Gatto al Sic12 Roma

Appuntamento da non perdere per gli appassionati romani del #pianojazz domenica 20 febbraio presso il Sic12/Artstudio, sito in Via Francesco Negri: alle ore 17 il nostro direttore Gerlando Gatto terrà una conferenza sul rapporto tra Bill Evans e Scott LaFaro cui seguirà un concerto-tributo del pianista Fausto Ferraiuolo e del contrabbassista Pietro Ciancaglini.

Chi segue la musica jazz conosce perfettamente l’importanza che ha avuto il trio di Bill Evans con Scott LaFaro e Paul Motian nello sviluppo del classico trio pianoforte e sezione ritmica. In effetti valutare la grandiosità delle registrazioni effettuate dal trio in un periodo relativamente breve sarebbe assolutamente riduttivo. La realtà è che, ogni tanto, accadono dei fatti assolutamente imprevisti e imprevedibili come, per l’appunto, l’incontro tra il pianista e il contrabbassista. Due anime, due artisti, due sensibilità che si sono incontrati per dar vita ad una musica nuova, una musica in cui pianoforte contrabbasso e batteria coesistono con pari dignità; il tutto senza alcunché togliere a Paul Motian, già allora grande, grandissimo batterista che ha dato il suo formidabile contributo alla riuscita delle su accennate registrazioni.
Peccato che il tempo sia stato così avaro con Evans e LaFaro.
Alla conferenza farà seguito un concerto, dedicato ovviamente a Bill Evans, che vedrà la partecipazione di due dei più affermati e talentuosi jazzisti italiani quali Fausto Ferraiuolo e Pietro Ciancaglini.
Info: www.sic12.org/art-studio-1

SIC12 Art Studio APS
Via Francesco Negri. 63/65
Roma
tel. +39 06 92599626
mail: artstudio@sic12.org

Dado Moroni in piano solo venerdì 14 gennaio al Latina in Jazz

Dopo la pausa delle festività natalizie riprende alla grande la stagione “Latina in Jazz 2021 / 2022” del Latina Jazz Club Luciano Marinelli.
Venerdì prossimo, 14 gennaio, alle ore 20.30 presso l’auditorium del Circolo Cittadino di Latina si esibirà Dado Moroni in “Piano Solo”, appuntamento da non mancare trattandosi di un artista di assoluto livello internazionale.

Dado Moroni

Dado Moroni debutta a 17 anni con Tullio De Piscopo e Franco Ambrosetti, col quale collabora ancora oggi. Nel 1987 viene chiamato – unico europeo – insieme ai pianisti Hank Jones, Barry Harris e Roland Hanna a far parte della giuria del premio internazionale pianistico Thelonious Monk, svoltosi a Washington. Dado è uno dei pochissimi musicisti italiani la cui biografia è inserita nell’importante “Biographical Encyclopedia of Jazz” di Leonard Feather e Ira Gitler; inoltre, vanta prestigiose e continuative collaborazioni con le grandi star del jazz mondiale. Basti citare al riguardo il fatto che Moroni si trasferisce negli Stati Uniti nel 1991 entrando a far parte della scena jazz di New York e assumendo ruoli sia di bandleader sia di musicista di diverse band. Durante gli anni di permanenza nella Grande Mela suona nei club più prestigiosi tra quali il Blue Note, il Birdland e il Village Vanguard, oltre a collaborare ad  alcuni album prestigiosi. Dal punto di vista discografico Moroni può vantare oltre 50 album registrati per importanti etichette discografiche quali Sony Concorde, Contemporary Telarc Mons, TCB Record e Enja.
La classe di Dado Moroni è inconfondibile: con le sue preziose melodie incanta il pubblico, trascinandolo in un mondo dove musica, gioia ed emozioni regnano sovrane. È un musicista colto, ma non c’è traccia di manierismo nelle sue composizioni anzi, comunica costantemente con il pubblico e lo avvolge in quella che è una sua naturale attitudine passionale.
In ottemperanza alla normativa anti-Covid in vigore, per poter accedere alla sala è necessario essere in possesso del SUPER GREEN PASS ed è d’obbligo l’utilizzo della mascherina tipo FFp2.

Redazione

 

È tempo di Udin&Jazz Winter – seconda edizione!

È tempo di Udin&Jazz Winter 2!
Dal 6 all’8 dicembre, tre giorni di grande jazz da vivere in presenza, sul palco e in sala, al Teatro Palamostre di Udine. Jazz di qualità anche per questa seconda edizione che propone artisti internazionali, italiani e il meglio della produzione regionale.

Torna a Udine uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti della musica jazz, la seconda edizione di Udin&Jazz Winter – finalmente nella sua collocazione invernale – porterà a Udine i grandi protagonisti del jazz internazionale. Tre giornate di concerti, incontri, conversazioni, proiezioni, approfondimenti, per raccontare il poliedrico universo artistico che si muove nel mondo del jazz, cercando di restituire alcune delle sue innumerevoli declinazioni.
Il festival si presenta (dopo la prima edizione dello scorso maggio) con la convinzione che musica dal vivo e cultura possano aiutarci nell’affrontare le sfide del nostro vivere quotidiano.
Udin&Jazz Winter è organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica e gode del sostegno di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Banca di Udine, Reale Mutua Assicurazioni Udine Franz&Dilena e si svolgerà al Teatro Palamostre dal 6 all’8 dicembre 2021.
Si parte lunedì 6 dicembre alle 18.00 con una speciale proiezione – realizzata in collaborazione con il CEC – Centro Espressioni Cinematografiche – il Visionario ospiterà Jazz Noir, il film sulla morte di Chet Baker. Il film, firmato dal regista olandese Rolf van Eijk, si apre sulla morte improvvisa dell’icona del jazz e ripercorre i suoi ultimi giorni di vita. Una scomparsa prematura avvolta tutt’ora nel mistero.
La pellicola ricostruisce attentamente studi di registrazione degli anni ‘80 e recupera tracce originali dalle ultime incisioni di Chet Baker. Un racconto dalle atmosfere noir che indaga il genio e la sregolatezza del grande jazzista, trombettista e cantante, tormentato dalla tossicodipendenza.
Alle 20.45 ci spostiamo al Teatro Palamostre, cuore pulsante della seconda edizione; il debutto è affidato a uno dei musicisti più interessanti e significativi della scena britannica moderna: Tony Momrelle, cantante soul e jazz, songwriter, lead vocalist degli Incognito che i critici musicali John Rockwell (New York Times) e Paul Morley (BBC) hanno definito come «il legittimo erede di Stevie Wonder» per la somiglianza vocale e per il feeling unico della sua voce.
In una carriera musicale iniziata oltre 20 anni fa, si è esibito con alcuni dei più grandi artisti al mondo: Gloria Estefan, Celine Dion, Janet Jackson, Whitney Houston, Chaka Khan, Sade, Gary Barlow, Andrea Bocelli, Gwen Stefani, Robert Palmer e molti altri.
Doppio appuntamento anche per martedì 7 dicembre; alle 18.00 Angelo Comisso presenta il progetto Numen: nella nuova formazione in trio, lo affiancano Alessandro Turchet al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria, due partner sensibili e affidabili che lo seguono arricchendo il suo virtuosismo e la sua abilità compositiva.
Alle 20.45, secondo appuntamento della serata, un grande ritorno per il festival e per Udine: Andrea Centazzo torna nella sua città dopo anni di successi mondiali e di prestigiosa attività, soprattutto negli Stati Uniti. E per l’occasione celebra Steve Lacy, a quindici anni dalla morte, un musicista che non solo fu il più grande interprete del sax soprano, ma anche un compositore fecondo di melodie straordinarie. Il progetto Art Trio propone la musica di Lacy nella formula a lui cara: il duo soprano e percussioni (con il magistrale sax di Roberto Ottaviano e le percussioni di Centazzo), arricchito in questo caso dal raffinato contrabbasso di Franco Feruglio.
Il festival si chiude mercoledì 8 dicembre con una proposta tutta al femminile: alle 18.00 Nicoletta Taricani presenta “In un mare di voci” un progetto culturale di integrazione sociale, che utilizza la musica e la narrazione (l’ensemble è composto da quattordici musicisti ed un’attrice) per raccontare il viaggio migrante nel Mediterraneo verso l’Europa. Nato dalla voce delle persone, Nicoletta Taricani per comporre le musiche e i testi ha intervistato i veri protagonisti del viaggio e durante l’intensa ricerca, il libro “BILAL”, del giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti (premio Terzani 2008), è stata un’ulteriore fonte di informazioni per la stesura del progetto. Tra Nicoletta e Fabrizio è nata una stretta collaborazione che vede il giornalista come parte integrante dello spettacolo. Il loro sodalizio sarà oggetto dell’incontro “Da Bilal a Un mare di voci” in programma alle 17.00, nella Sala Carmelo Bene.
Alle 20.45, un’altra straordinaria protagonista calcherà il palco del Palamostre: Andrea Motis – catalana di Barcellona – allieva di Joan Chamorro, è una cantante e trombettista che, pur giovanissima, ha conquistato la critica internazionale (che la paragona a Norah Jones) con il suo album di debutto ‘Emotional dance’ inciso per la storica etichetta Impulse! Il suo più recente e ambizioso lavoro discografico “Do outro lado do azul” esprime la crescente maturità dell’artista catalana che, continuando a frequentare gli ambiti meno battuti della tradizione jazz, con marcati richiami mediterranei e brasiliani, sarà oggetto del suo attesissimo concerto udinese.
Alla fine di ogni serata (dalle 22.00 circa), nella sala Carmelo Bene del Palamostre ospiteremo il progetto MUUD PODCAST che proporrà musica live di giovani formazioni emergenti ed ascolti guidati, consentendo approfondimenti su quanto proposto dal festival e aperture verso le espressioni più contemporanee della musica jazz e non solo. Il tutto potrà essere seguito in presenza ma anche on-line attraverso il collegamento in streaming.
MUUD (acronimo di “musica a Udine”) è un ibrido tra un format televisivo e un podcast: tutti i lunedì per un’ora circa, trasmette in diretta su varie piattaforme social (Instagram, YouTube, Facebook e Twitch). Ogni puntata va in onda da un luogo diverso e ospita un progetto proposto da musicisti rigorosamente under 35 che lungo il corso della serata eseguono alcuni brani dal vivo. Le puntate danno spazio anche a progetti editoriali, teatrali, di riqualificazione urbana, e più in generale all’arte e alla cultura locale, affinché i diversi percorsi artistici possano essere condivisi.
Biglietti e abbonamenti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Palamostre (da lunedì a sabato, dalle 17.30 alle 19.30; t. 0432506925) e sul circuito Vivaticket.
Il programma completo è disponibile all’indirizzo www.euritmica.it

(Redazione)