Onyx Jazz Club ETS porta a Roma il jazz, Matera e le sue tipicità

Il 20 novembre l’Associazione sarà nella capitale insieme a CNA Basilicata, il 21 e il 22 porterà sul palco della
Casa del Jazz quattro artisti della scuderia Onyx Dischi

Continuano le attività di rilievo nazionale dell’Associazione Onyx Jazz Club ETS, questa volta in trasferta a Roma per un progetto dedicato non solo alla musica ma anche all’artigianato tipico di Matera. Da lunedì 20 novembre fino a mercoledì 22 infatti l’Onyx Jazz Club sarà a Roma per il progetto “Jazz è comunità”, un progetto di valorizzazione degli artigiani, delle tipicità e della musica prodotta sul territorio materano prodotto in collaborazione con CNA Basilicata e Casa del Jazz di Roma.

“Lavoriamo da tempo a questo progetto e abbiamo voluto fortemente portare la nostra visione della musica in uno dei luoghi simbolo del jazz in Italia” spiega Luigi Esposito, presidente di Onyx Jazz club ETS “ma come sempre per noi un’esibizione artistica fine a sé stessa non ha molto senso. Per noi musica significa cultura, condivisione, conoscenza, per questo motivo saremo a Roma insieme alla CNA Basilicata per raccontare tutte (o quasi) le specificità del territorio materano e per portare quattro delle nostre produzioni Onyx dischi: Saverio Pepe e Pierdomenico Niglio, H-Howl, Miriam Fornari e i Lykos che attraverso la loro musica possono raccontare come da una piccola città di provincia si possa parlare non solo a tutta l’Italia ma al mondo interno”.

Lunedì 20 novembre sarà inaugurata la mostra fotografica “Matera e il Parco della Murgia Materana”: 40 pannelli racconteranno Matera e il suo territorio attraverso lo sguardo del fotografo Michele Morelli. Appuntamento alle 19:30 in via Latina 286 negli spazi dello Studio di Architettura di Andrea Consentino. Durante la serata il presidente regionale della CNA Basilicata, Leonardo Montemurro, illustrerà – durante la degustazione di pane e olio di Matera – la storia e le storie legate all’artigianato materano e a uno dei suoi simboli più conosciuti: il cucù.

Martedì 21 novembre, alle 21:00 sul palco della Casa del Jazz in viale di Porta Ardeatina 55, Saverio Pepe e Pierdomenico Niglio presenteranno “Pepe canta Battiato” un progetto musicale prodotto da Onyx Dischi: un tributo al grande maestro catanese, una bella scommessa elettronica. A seguire, salirà sul palco un’altra formazione della scuderia Onyx Dischi: H-OWL Project con il loro album Blip! Un safari attraverso il mondo del Jazz moderno, contaminato dal R’n’B, dal Soul, dall’Hip Hop e dall’elettronica.

Ancora una serata dedicata ad Onyx Jazz Club Matera e all’etichetta Onyx dischi alla Casa del Jazz mercoledì 22 novembre: dalle 21:00 si esibiranno Miriam Fornari con il suo ultimo lavoro, Mora, un’ambiziosa suite tra jazz, prog rock e sperimentazione che indaga il nostro intimo e profondo rapporto con il sogno e i Lykos, formazione lucana di jazz sperimentale con influenze mediterranee e afroamericane, che eseguiranno a Roma il loro disco omonimo.

“Sentirsi parte di una comunità con la quale condividere emozioni, cultura e princìpi e creare legami tra persone e istituzioni questo, e molto altro, è l’Onyx Jazz Club di Matera, un’associazione attiva da quasi 40 anni che vede la cultura come un mezzo di diffusione e potenziamento del patrimonio musicale, storico, ambientale, artistico e architettonico della Basilicata. Inoltre, nel 1993, l’Onyx Jazz Club è stata tra i primi in Europa a coinvolgere i cittadini in un percorso di condivisione di un progetto culturale, coinvolgendo i suoi soci e il pubblico, nella produzione del suo primo disco, “Meditango”, di Bruno Tommaso. Da allora, dopo 35 produzioni discografiche, l’Onyx ha riorganizzato il settore dischi, rilanciando la formula dell’Azionariato popolare” racconta Pierdomenico Niglio, responsabile del settore Onyx Dischi “Onyx Dischi lavora proprio ispirata dai principi dell’Associazione e poter portare su un palco così prestigioso ben quattro produzioni è per noi non solo motivo di orgoglio ma soprattutto un generatore di felicità, ovviamente condivisa”

Nicky Nicolai inaugura il “Latina in Jazz”

Sabato 30 settembre inizierà la nuova rassegna “ 03/22”. Si tratta della 24° rassegna da quando l’avv.Marinelli, da buon visionario e fucina di idee innovative, presidente del locale Jazz Club, iniziò questo percorso.

Come oramai consuetudine della rassegna, tutti gli appuntamenti si mantengono su standard qualitativi piuttosto elevati offrendo al pubblico appuntamenti da non perdere.

Si parte, come già accennato il 30 settembre con il quartetto della vocalist Nicky Nicolai con Andrea Rea piano, Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.
Nata a Roma da genitori estranei all’ambiente artistico e di origini abruzzesi, Nicky viene affascinata dalla musica tanto da abbandonare gli studi in veterinaria. Nel 1992 si iscrive al Conservatorio Piccinni di Bari e studia Canto Lirico con Lucia Vinardi conseguendo il diploma di canto nel 1999.Nei primissimi anni del nuovo secolo incontra il sassofonista Stefano Di Battista con cui instaura una fruttuosa collaborazione artistica e umana. In questi ultimi anni la Nicolai ha consolidato la sua reputazione entrando di diritto tra le migliori vocalist jazz del nostro Paese. Come già detto a Latina si presenta in quartetto con musicisti anch’essi di fama nazionale che, ne siamo sicuri, supporteranno al meglio le sue interpretazioni.

Fino ad oggi è stato approntato il calendario per la prima parte della stagione (fino a Dicembre 2023). In particolare dopo il concerto della Nicolai, l’11 ottobre ci sarà il trio di Alessio Magliari, il 4 novembre con un programma dedicato a Nicola Arigliano sarà sul palco il quartetto Fasano, Biseo, Tatti, Ascolese, il 25 novembre Javier Girotto con Aires Tango e il 16 dicembre Joy Garrison quartet con “Waiting for Christmas”.

Non appena sarà pronto il calendario della seconda parte, ve lo comunicheremo con tempestività.

Gli eventi avranno luogo come di consueto presso l’auditorium del Circolo Cittadino Latina – Sante Palumbo il sabato alle ore 21.00.

Wynton Marsalis vince il Praemium Imperiale 2023

Celmins per la pittura, Eliasson per la scultura, Kéré per l’architettura, Marsalis per la musica, Wilson per il teatro/cinema – Al Rural Studio e alla Harlem School of the Arts la Borsa di Studio per Giovani Artisti


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(La Japan Art Association ha annunciato i vincitori della trentaquattresima edizione del Praemium Imperiale: Vija Celmins (USA) per la pittura, Olafur Eliasson (Islanda/Danimarca) per la scultura, Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania) per l’architettura, Wynton Marsalis (USA) per la musica, Robert Wilson (USA) per il teatro/cinema.
Gli artisti sono premiati per i risultati conseguiti, per l’influenza da essi esercitata sul mondo dell’arte a livello internazionale e per il contributo dato alla comunità mondiale con la loro attività.
Ciascuno dei vincitori riceverà un premio di 15 milioni di yen (circa 96.000 euro), un diploma e una medaglia. Quest’ultima sarà conferita dal Patrono onorario della Japan Art Association, il Principe Hitachi, durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Tokyo il prossimo 18 ottobre.


Musicista dai molti talenti, Wynton Marsalis nato a New Orleans, Louisiana il 18 ottobre 1961, è universalmente apprezzato per le sue eccezionali doti di trombettista ed è stato premiato per le sue composizioni essendo un punto di riferimento per l’educazione musicale. Amante della musica in tutte le sue forme, la sua fama è legata in particolare al suo rapporto con il jazz, che considera la più grande forma d’arte originale d’America, alla pari con la musica classica occidentale.
Wynton è cresciuto in una famiglia ricca di talento musicale. Suo padre Ellis era un pianista jazz, nonché direttore del programma di jazz del New Orleans Center for the Creative Arts (NOCCA). Il fratello maggiore, Branford, è un celebre sassofonista, mentre i due fratelli più giovani, Delfeayo e Jason, sono affermati, rispettivamente, come trombonista e come percussionista. Marsalis ha frequentato il NOCCA durante le scuole superiori e ha studiato musica classica e jazz, suonando regolarmente con numerose jazz band a New Orleans, nonché con orchestre di musica classica ed ensemble.

Photo by JIM LO SCALZO/EPA-EFE

Marsalis si è anche distinto come compositore. I suoi lavori, in ambito jazz e classico, fanno di lui un autore capace di spaziare in modo eccezionale. Le composizioni Think of One e Haydn, Hummel, L. Mozart: Trumpet Concertos gli sono valse nel 1983 i Grammy Awards per la musica jazz e per la musica classica. Divenne così il primo musicista a essere premiato in entrambe le categorie nello stesso anno. Nel 1997 si aggiudicò il Premio Pulitzer con la composizione Blood on the Fields, un oratorio jazz che racconta la storia della schiavitù. In questo capolavoro Marsalis ci mostra il profondo legame che unisce la musica all’esperienza umana rappresentata.
Insieme a un gruppo di persone altrettanto appassionate, nel 1996 Marsalis ha fondato il Jazz at Lincoln Center come parte costitutiva del Lincoln Center, una istituzione di pari livello rispetto alla Filarmonica di New York, al New York City Ballet e al Metropolitan Opera. Attuale direttore generale e artistico del Jazz at Lincoln Center, nonché direttore della Jazz at Lincoln Center Orchestra, direttore di Jazz Studies alla Juilliard School e presidente della Louis Armstrong Educational Foundation, Marsalis rimane uno strenuo difensore dell’importanza della musica e in particolare della musica jazz. Egli ritiene che educare alla musica e interpretarla siano i due pilastri di questa missione.
Come trombettista che ha saputo dimostrare doti tecniche impeccabili, capacità di improvvisazione e una profonda conoscenza della tradizione jazz, Winton Marsalis ha svolto un ruolo importante nel superamento degli stereotipi “musica jazz per i neri” e “musica classica per i bianchi”. Come compositore, docente e promotore della musica jazz, è inoltre apprezzato per l’influenza significativa che ha esercitato sul mondo musicale.
Il Praemium Imperiale è il più importante premio d’arte esistente e viene assegnato in cinque discipline: pittura, scultura, architettura, musica, teatro/cinema. Esso conferisce un riconoscimento internazionale in campo artistico pari a quello dei Premi Nobel in campo scientifico.
I vincitori del 2023 andranno ad aggiungersi ai 170 artisti già insigniti del premio, tra i quali Claudio Abbado, Gae Aulenti, Ingmar Bergman, Luciano Berio, Cecco Bonanotte, Leonard Bernstein, Peter Brook, Anthony Caro, Enrico Castellani, Christo e Jeanne-Claude, Federico Fellini, Dietrich Fischer-Dieskau, Norman Foster, Frank Gehry, Jean-Luc Godard, David Hockney, Willem de Kooning, Akira Kurosawa, Wolfgang Laib, Sophia Loren, Umberto Mastroianni, Mario Merz, Issey Miyake, Riccardo Muti, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Dominique Perrault, Oscar Peterson, Renzo Piano, Michelangelo Pistoletto, Maya Plisetskaya, Maurizio Pollini, Arnaldo Pomodoro, Robert Rauschenberg, Mstislav Rostropovich, Ravi Shankar, Mitsuko Uchida, Giuliano Vangi.
La Japan Art Association è la più antica fondazione culturale del Giappone. Costituita nel 1887, organizza mostre d’arte e gestisce l’Ueno Royal Museum, situato nel Parco di Ueno a Tokyo.
La carica di Patrono onorario della Japan Art Association è sempre stata ricoperta da membri della Casa Imperiale, a partire dal Principe Arisugawa. Dal 1987, Patrono onorario è il Principe Hitachi, fratello minore dell’Imperatore emerito Akihito.
Nel 1988, per celebrare il centenario della Japan Art Association, fu istituito il Praemium Imperiale.
Il premio fu dedicato al Principe Nobuhito Takamatsu (1905-1987), Patrono onorario dell’associazione per 58 anni, sino alla sua scomparsa nel 1987. Fratello minore dell’Imperatore Hirohito, di cui non condivideva la politica militare, il Principe Takamatsu era profondamente convinto che il Giappone dovesse promuovere la pace nel mondo attraverso le arti. Questa sua convinzione è ancora oggi il motivo ispiratore del Praemium Imperiale.
Appositi Comitati presieduti dai Consiglieri internazionali presentano annualmente liste di candidati nelle cinque categorie.
Tra i Consiglieri internazionali figurano statisti ed esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, finanziario e culturale: Lamberto Dini (ex-primo ministro italiano), Christopher Patten (cancelliere dell’Università di Oxford), Klaus-Dieter Lehmann (ex-presidente del Goethe-Institut), Jean-Pierre Raffarin (ex-primo ministro francese) e Hillary Rodham Clinton (ex-segretario di Stato degli Stati Uniti d’America).
I Comitati di selezione della Japan Art Association valutano le candidature e per ogni categoria selezionano un vincitore, che riceve l’approvazione finale dal consiglio di amministrazione dell’Associazione.
La prima cerimonia di premiazione ebbe luogo nel 1989. Da allora, ogni anno nel mese di ottobre si tiene al Meiji Memorial Hall di Tokyo una solenne cerimonia, alla presenza del Principe e della Principessa Hitachi e con tutti i vincitori. A causa della pandemia di covid-19 l’assegnazione del 32° Praemium Imperiale del 2020 è stata posticipata al 2021, in singole cerimonie tenutesi nelle sedi delle Ambasciate del Giappone dei Paesi di ciascun premiato. Nel 2022 si è ritornati alla cerimonia di premiazione a Tokyo.
La Borsa di Studio del Praemium Imperiale 2023 per Giovani Artisti è stata assegnata a Rural Studio (USA) e Harlem School of the Arts (USA).
L’annuncio e il conferimento della Borsa hanno avuto luogo il 12 settembre a New York, in una conferenza stampa presieduta dal Consigliere internazionale americano, l’ex-segretario di Stato Hillary Rodham Clinton. Ognuna delle due organizzazioni ha ricevuto un diploma e un contributo di 2,5 milioni di yen (circa 16.000 euro).
La Borsa è stata istituita nel 1997 per sostenere e incoraggiare i giovani artisti, in linea con gli obiettivi delle attività della Japan Art Association. Sono eligibili giovani promettenti artisti o organizzazioni che contribuiscano attivamente allo sviluppo dei giovani talenti. Gli artisti devono essere professionisti o in formazione. A rotazione ciascun Consigliere internazionale, consultandosi con il proprio comitato, seleziona il destinatario della borsa di studio e lo comunica alla Japan Art Association, che lo approva.
Il premio – un diploma e un contributo di 5 milioni di yen (circa 32.000 euro) che viene suddiviso tra i vincitori qualora ve ne sia più di uno – è conferito contestualmente all’annuncio del Praemium Imperiale nel Paese del Consigliere cui spetta la segnalazione. Quest’anno la scelta è stata fatta dal Consigliere internazionale americano Hillary Rodham Clinton.

(Redazione)

Per Gezziamoci 2023 proseguono gli appuntamenti nei comuni lucani

Proseguono le iniziative di Gezziamoci 2023 che coinvolgono undici paesi compresi nelle provincie di Matera e Potenza: per il 2023 infatti Onyx Jazz Club ha scelto di portare i suoi concerti in tutta la regione siglando un protocollo di intesa con le amministrazioni comunali che hanno aderito alla Rete Culturale del Gezziamoci.

E’ quindi una vera e propria festa con le comunità che attraversa l’intera Basilicata e incarna in pieno la missione del Gezziamoci: far scoprire il territorio attraverso la musica con azioni e progetti condivisi tra l’Associazione e i cittadini. Da Miglionico ad Avigliano, da San Severino Lucano fino a Grottole, Gezziamoci 2023 porta laboratori di musica d’insieme, sonorizzazioni visive, concerti nelle piazze e negli scorci più suggestivi dei borghi.

La Rete Culturale Gezziamoci è dedicata alla promozione delle specificità ambientali, culturali, storiche dei paesi lucani che sono espressione di un raro equilibrio tra la presenza dell’uomo e della natura in grado di stimolare sentimenti di armonia e bellezza in artisti, viaggiatori, ospiti e residenti. La Rete Culturale del Gezziamoci nasce nel 2022 per coinvolgere attivamente tutto il territorio nelle iniziative dell’Onyx Jazz Club con un protocollo d’intesa stipulato tra l’Associazione Onyx Jazz Club, i Comuni aderenti e la Provincia di Matera ed ha per oggetto la nascita di una Rete tra soggetti pubblici e privati che intendono promuovere lo sviluppo delle realtà locali attraverso la cultura e la valorizzazione delle risorse tangibili e intangibili del territorio.

“Abbiamo sostenuto con convinzione la Rete Culturale del Gezziamoci – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese – sia perché intendiamo perseguire l’obiettivo di contribuire a rinforzare il nostro ruolo di ente che promuove la cultura sotto ogni aspetto, anche con uno sguardo alla valorizzazione del nostro bellissimo territorio, ma anche per affiancare gli altri Comuni aderenti alla rete con l’intento di consolidare questo nuovo sodalizio”.

Il prossimo appuntamento Venerdì 11 agosto a Umberto Viggiano: in Trio con Giuseppe Venezia al contrabbasso e Tony Miolla alla chitarra, si esibirà ad Aliano in Piazzetta Panevino con brani della tradizione jazz manouche, genere musicale che mischia le sonorità della musica tradizionale zingara con quelle del jazz di oltre oceano per un concerto in cui il ritmo diventa il grande protagonista della serata.

Domenica 13 agosto a Genzano in Piazza Margherita arrivano Michele Sannelli&The Gonghers, vincitori del Primo Premio e Premio del pubblico 2022 del Concorso nazionale Chicco Bettinardi. La formazione, nata nelle aule del Conservatorio di Milano, ha da sempre lavorato su una fusione sperimentale del jazz con altri generi musicali.

Giovedì 17 agosto a Latronico alle 22:30 in Piazzetta San Giovanni, Pepe canta Battiato, un’esibizione di Saverio Pepe e Pierdomenico Niglio che offre un punto di vista diverso sul cantautore catanese, un’idea fortemente contemporanea che si intreccia con gli echi dei brani pubblicati tra il 1972 e la metà degli anni ’90.

Il 19 e 20 agosto a Sasso di Castalda doppio appuntamento con Banda Rei: sabato alle 18:30 trekking sonoro con partenza da Piazza Rocco Petrone e domenica concerto al Belvedere, salita San Nicola, alle 19:00. Nata per le strade di Bologna Banda Rei è un collettivo di musicisti colorati e poliedrici, una band versatile e prêt-à-porter dove la mancanza di ingombranti strumentazioni rende agili e compatti musicisti e interpretazioni.

Lunedì 21 agosto a Grottole nel Centro Gerardo Guerrieri, Sophia Tomelleri, Simone Daclon, Alex Orciari, Pasquale Fiore, con il supporto di Kevin Grieco e Rossella Palagano saranno i docenti dei laboratori di musica d’insieme in programma alle 10:00 e alle 16:00. I laboratori continueranno anche il giorno successivo, martedì 22 agosto alle 10:00 sempre nel Centro Guerrieri. Mentre alle 21:00 nel centro storico di Grottole la vincitrice dell’edizione 2020 del Premio Internazionale Massimo Urbani e del Premio Nuovo IMAIE, Sophia Tomelleri, sarà in concerto con il suo quartetto. La sassofonista milanese si avvale di musicisti ai quali è accomunata dall’attenzione verso la storia e la tradizione della musica afroamericana che non impedisce loro di sviluppare composizioni originali con l’ambizione di definire un suono originale di gruppo.

La programmazione estiva di Gezziamoci 2023 continua con gli appuntamenti di Matera dal 23 al 27 agosto e il 24 settembre a Latronico su cui riferiremo nei prossimi giorni.

Udin&Jazz tocca quota 33! Molti gli appuntamenti da non perdere da Stewart Copeland a Pat Metheny, Eliane Elias e Roberto Ottaviano

Udin&Jazz tocca quota 33
Molti gli appuntamenti da non perdere tra cui quelli con Stewart Copeland, Pat Metheny, Eliane Elias e Roberto Ottaviano
Il festival in programma dal 10 al 18 luglio

Quest’anno, se tutto procede senza intoppi, ritornerò al Festival Udin&Jazz, organizzato da Euritmica, una delle pochissime manifestazioni del genere che stimolano ancora il mio interesse. E ciò per i motivi che ho più volte espresso ma che si riassumono nel fatto che il Festival si presenta sempre più legato al territorio di cui intende promuovere le eccellenze non solo artistiche.
Il Festival, in programma dal 10 al 18 luglio, offrirà alla città di Udine e alla regione intera circa 25 appuntamenti, fra location storiche e siti periferici, dove si terranno concerti, incontri, laboratori e proiezioni che coinvolgeranno oltre 110 artisti da 12 Paesi del mondo, 40 addetti e una cinquantina fra volontari e studenti, con la presenza della più qualificata stampa del settore.
Il tema scelto per questa 33^ edizione è “Jazz Against The Machine”, argomento che sarà approfondito il 10 luglio, all’apertura ufficiale del festival, nel corso di un apposito talk incentrato per l’appunto sul ruolo dell’arte e della musica dal vivo nello sviluppo dell’umanità dell’era digitale. In programma anche il concerto della Jazz Bigband Graz dedicato alla musica e alla cultura armena con una guest star: il vocalist e percussionista di fama mondiale Arto Tunçboyacıyan.
Scorrendo il vasto programma, alcuni appuntamenti appaiono imperdibili: Stewart Copeland, batterista, compositore e fondatore dei Police, si esibirà nel Piazzale del Castello il 12 luglio, prima data del suo tour europeo, con una straordinaria esperienza che propone i più grandi successi della band riarrangiati da Copeland in chiave orchestrale. Nel cast, anche il chitarrista di origini friulane, Gianni Rojatti e il bassista Alessandro Turchet, affiancati per l’occasione dalla prestigiosa FVG Orchestra, formazione recentemente annoverata dal Ministero della Cultura tra le migliori in Italia.
Altro concerto di assoluto rilievo quello di Pat Metheny in programma il 18 luglio; il chitarrista americano presenterà il suo recente progetto ‘Side Eye’ realizzato con talentuosi musicisti emergenti.
Due le star della notte brasiliana del 15 luglio: Amaro Freitas, giovane e prodigioso pianista, e la carismatica vocalist e pianista Eliane Elias, reduce dalla vittoria ai Grammy 2022.
Accanto a questi grossi calibri ci saranno anche giovani artisti internazionali tutti da scoprire quali Lakecia Benjamin, sassofonista newyorkese (17 luglio); Mark Lettieri, funambolico chitarrista, colonna portante degli Snarky Puppy (13 luglio); Matteo Mancuso, enfant prodige della chitarra (14 luglio).

Ovviamente anche questa volta non sarà poco lo spazio dedicato ai musicisti italiani: così, tra gli altri, avremo modo di ascoltare Roberto Ottaviano Eternal Love 5et (anche questo appuntamento degno della massima attenzione), Dario Carnovale trio feat. Flavio Boltro; Claudio Cojaniz; Massimo De Mattia e Giorgio Pacorig, Ludovica Burtone, violinista di origini udinesi residente a NYC, Soul System, GreenTea inFusion e la Zerorchestra.
In coerenza con quanto sottolineato in apertura circa l’aderenza del Festival alle necessità del territorio, Udin&Jazz estende i suoi orizzonti ben oltre i confini locali, realizzando progetti con festival e realtà europee e inviando giovani musicisti in residenze artistiche all’estero per momenti di crescita formativa e professionale. Anche in queste occasioni, Udine si pone, quindi,  al centro dei grandi circuiti europei del turismo culturale e artistico. All’Incontro JazzUpgrade (14 luglio) studenti e addetti ai lavori racconteranno l’esperienza di un campus di alta formazione musicale internazionale.
Questo e altri momenti, fanno parte di Udin&Jazz talk e Udin&Jazz(in)book, eventi collaterali strutturati secondo una logica che affronta sfaccettature diverse dell’anima jazz contemporanea. Fra i libri che verranno presentati, ricordiamo: Il Jazz e i mondi di Guido Michelone (12 luglio); la mini collana edita da Shake edizioni dedicata al grande poeta e intellettuale afroamericano Amiri Baraka (ospite di Udin&Jazz nel 2008), presentata da Marcello Lorrai in dialogo con Flavio Massarutto (13 luglio) e Sonosuono di Matteo Cimenti (17 luglio).
Dedicati agli studenti i workshop Jazz Sessions per i PCTO e il concerto di pianoforte partecipato di Agnese Toniutti per famiglie e bambini (15 luglio).
Da non perdere, dal 12 al 18 luglio: alle 12.00, gli Udin&Jazz Daily Special alla Ghiacciaia, aperitivi jazz con chiacchierate musicali, e le speciali dirette da Udine di “Torcida”, il programma sportivo e musicale dell’estate della rete ammiraglia Rai, condotto da Max De Tomassi, (presentatore ufficiale dei concerti del festival).
E vorrei chiudere questa nota su Udin&Jazz 2023 con le parole con cui Giancarlo Velliscig, direttore artistico del Festival, ma in realtà vera anima nonché instancabile motore della manifestazione, ha aperto la conferenza stampa di presentazione: «Si potrebbe dire che ricominciamo da 33, evocando un adorabile film del tenero Troisi. Udin&Jazz, infatti, non ricomincia da zero, come di solito si definiscono le ripartenze, ma dalla storia di 32 edizioni di un festival che ha saputo ritagliarsi un’autorevole collocazione tra i punti fermi del jazz nazionale».

Gerlando Gatto

IL PROGRAMMA COMPLETO DI UDIN&JAZZ
info dettagliate al sito www.euritmica.it

lunedì 10 luglio
ore 09:30 Groove Factory, Martignacco
WORKSHOP PCTO / 1
Progetto Jazz Sessions – Euritmica per le Scuole

ore 18:30 Corte Morpurgo
Udin&Jazz talk
JAZZ AGAINST THE MACHINE
Incontro sul ruolo dell’arte e della musica dal vivo nello sviluppo dell’umanità dell’era digitale Con la partecipazione di: Marco Pacini giornalista e scrittore / Angelo Floramo, docente e medievista, scrittore / Claudio Donà, critico, docente di Storia del Jazz al Conservatorio di Rovigo, produttore discografico / Giancarlo Velliscig, direttore artistico Udin&Jazz / Modera Andrea Ioime, giornalista e critico musicale
ore 21:30 Piazza Libertà
JAZZ BIG BAND GRAZ & GUESTS – ARMENIAN SPIRIT
Horst-Michael Schaffer, vocals, trumpet / Heinrich von Kalnein, reeds / Karen Asatrian, keyboards / Thomas Wilding, bass / Tom Stabler, drums
Special guests: Arto Tunçboyacıyan, percussion, vocals / Bella Ghazaryan, voice

martedì 11 luglio
ore 09:30 Groove Factory, Martignacco
WORKSHOP JAZZ SESSIONS / 2
Progetto Jazz Sessions – Euritmica per le Scuole
ore 20:00 via R. Di Giusto – Area Parrocchiale
Udin&Jazz talk
I LUOGHI DELLA MUSICA IN CITTÀ
Visioni, proiezioni, prospettive, progetti intorno agli spazi culturali e alle architetture dedicate alla musica in città.
Con: Federico Pirone, Ivano Marchiol, Chiara Dazzan – Assessori del Comune di Udine / Giancarlo Velliscig, presidente di Euritmica / Modera Oscar d’Agostino – caporedattore delle pagine culturali del Messaggero Veneto
segue
ore 21:30
SOUL SYSTEM Quartet
Piero Cozzi, sax / Mauro Costantini, piano / Andrea Pivetta, drums / Federico Luciani, percussion

mercoledì 12 luglio
ore 18:00 Spazio 35, via C. Percoto
Udin&Jazz (in) book
IL JAZZ E I MONDI Musiche, nazioni, dischi in America, Africa, Asia, Oceania
Guido Michelone presenta il suo libro (Arcana Ed.) e dialoga con Max De Tomassi, Radio 1 Rai
segue
ore 19:00
CLAUDIO COJANIZ “Black”
Claudio Cojaniz, piano feat. Mattia Magatelli, doublebass / Carmelo Graceffa, drums
ore 21:30 Piazzale del Castello di Udine
STEWART COPELAND & FVG ORCHESTRA
“Stewart Copeland Police Deranged for Orchestra” prima data europea
Stewart Copeland, drums, guitar, conductor / Troy Miller, conductor / Laise Sanches, vocals / Raquel Brown, vocals / Sarah-Jane Wijdenbosch, vocals / Vittorio Cosma, keyboard / Gianni Rojatti, guitar

giovedì 13 luglio
ore 18:00 Corte Morpurgo
Udin&Jazz(in) book
A SESSANT’ANNI DA “IL POPOLO DEL BLUES” (1963): L’EREDITÀ DI AMIRI BARAKA
Incontro con Marcello Lorrai, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico in dialogo con Flavio Massarutto, scrittore e critico musicale
ore 20:00 Corte Morpurgo
LUDOVICA BURTONE 4et “Sparks”
Ludovica Burtone, violin, compositions / Emanuele Filippi, piano / Alessio Zoratto, doublebass / Luca Colussi, drums
ore 21:30 Piazza Libertà
MARK LETTIERI GROUP
Mark Lettieri, guitar, baritone guitar / Eoin Walsh, bass / Jason Thomas, drums / Daniel Porter- keyboards

venerdì 14 luglio
ore 18:00 Corte Morpurgo
Udin&Jazz talk: JAZZ UPGRADE
Jazz a Vienne e Udin&Jazz – Il campus di alta formazione musicale internazionale, come esempio della necessaria collaborazione e scambio per lo sviluppo della creatività giovanile e di un linguaggio musicale davvero globale. Con: Federico Pirone – Assessore alla Cultura Comune di Udine / Giovanni Maier, musicista, docente al Conservatorio Tartini Trieste / Glauco Venier, musicista e docente al Conservatorio Tomadini Udine / Roberto Ottaviano, musicista e docente al Conservatorio Piccinni Bari / Tomi Novak, presidente Kulturno umetniško društvo “Zvočni izviri” Nova Gorica / Giancarlo Velliscig, direttore artistico Udin&Jazz / In collegamento Benjamin Tanguy direttore artistico del Festival internazionale Jazz a Vienne (festival e città gemellati con Udine) e gli studenti italiani partecipanti al campus. In collaborazione con i Conservatori di Trieste e di Udine
ore 20:00 Piazza Libertà
ROBERTO OTTAVIANO – Eternal Love 5et
Roberto Ottaviano, sax / Marco Colonna, clarinets / Alexander Hawkins, piano, Giovanni Maier, doublebass / Zeno De Rossi, drums
ore 21:30 Corte Morpurgo
MATTEO MANCUSO trio
Matteo Mancuso, guitars / Stefano India, bass / Giuseppe Bruno, drums

sabato 15 luglio
ore 10:30 Casa Cavazzini, Museo di arte moderna e contemporanea
AGNESE TONIUTTI “Piano maestro”
Concerto partecipato per pianoforte, toy piano e piano preparato per bambini (dai 6 anni) e famiglie

ore 18:30 Piazza Libertà
DARIO CARNOVALE TRIO feat. FLAVIO BOLTRO
Dario Carnovale, piano / Lorenzo Conte, doublebass / Sasha Mashin, drums / feat. Flavio Boltro, trumpet
Piazzale del Castello di Udine
BRAZILIAN NIGHT
ore 20:30
AMARO FREITAS “Piano Solo”
Amaro Freitas, piano
segue
ore 22:00
ELIANE ELIAS
Eliane Elias, piano & vocals / Marc Johnson, bass / Leandro Pellegrino, guitar / Rafael Barata, drums

domenica16 luglio
ore 19:00 Giangio Garden – Parco Brun
GREENTEA inFusion “Viva Cuba!” New Album
Franco Fabris, Fender Rhodes, synth / Gianni Iardino, alto&soprano sax, flute, synth / Maurizio Fabris, percussion and vocals / Pietro Liut, electric bass
ore 21:00 Piazza Libertà
Introduzione al film e alla colonna sonora dal vivo di “The Freshman” a cura di Cinemazero – Pordenone
segue
ore 21:30
ZERORCHESTRA “The Freshman”
Proiezione del film muto con Harold Lloyd e la colonna sonora eseguita dal vivo dalla Zerorchestra: Mirko Cisilino, direzione, tromba e trombone / Francesco Bearzatti, sax tenore / Luca Colussi, batteria / Juri Dal Dan, pianoforte / Luca Grizzo, percussioni ed effetti sonori / Didier Ortolan, clarinetti / Gaspare Pasini, sax alto / Romano Todesco, contrabbasso / Luigi Vitale, vibrafono

lunedì 17 luglio
ore 18:30 Casa Cavazzini – Museo di arte moderna e contemporanea
Udin&Jazz(in) book
SONOSUONO
Incontro con Matteo Cimenti, autore del libro Sonosuono / Anselmo Paolone / Damiano Cantone / Massimo de Mattia / Giorgio Pacorig
segue
ore 20:00
MASSIMO DE MATTIA / GIORGIO PACORIG
Massimo De Mattia, flute / Giorgio Pacorig, piano
ore 21:30 Corte Morpurgo
LAKECIA BENJAMIN “Phoenix”
Lakecia Benjamin, alto sax / Zaccai Curtis, piano / EJ Strickland, drums / Ivan Taylor, bass

martedì 18 luglio
ore 18:30 Comunità Nove, parco S. Osvaldo
Udin&Jazz talk&sound
Doctor Delta “Zappa, idrogeno e stupidità”
Giorgio Casadei, oratore, chitarra, ukulele / Alice Miali voce, chitarra, banjolele, banjo, stylophone, kazoo
Tributo a Frank Zappa fra parole e musica nel trentennale della morte
In collaborazione con Vicino/Lontano Mont e Comunità Nove – Coop. sociale Itaca
ore 21:30 Piazzale del Castello di Udine
PAT METHENY “Side-Eye”
Pat Metheny, guitars/ Chris Fishman, piano, keyboards / Joe Dyson, drums

dal 12 al 18 luglio in diretta da Udine
MAX DE TOMASSI conduce “TORCIDA” e presenta sul palco i concerti di Udin&Jazz

Dal 12 al 18 luglio
Ore 12:00 Osteria alla Ghiacciaia
Udin&Jazz daily special:
12 luglio: Stewart Copeland e i Police, con Andrea Ioime
13 luglio: I collettivi musicali, con Guido Michelone
14 Luglio: Il jazz del futuro, il futuro del jazz, con Marcello Lorrai
15 luglio: Miti e leggende della musica brasiliana, con Max De Tomassi 18 luglio: La storia del Pat Metheny Group, con Flaviano Bosco

17 luglio Ore 12:00 Corte dell’Hotel Astoria
Dora Musumeci/Lakecia Benjamin, Tra le donne del jazz, con Gerlando Gatto

Udin&Jazz per i musicisti
Se sei un musicista iscritto a MIDJ e sei in possesso del QR code (inviato dalla segreteria al tuo indirizzo di posta) hai diritto al biglietto ridotto o all’abbonamento YOUNG per gli eventi del Festival. Info: www.musicisti-jazz.it

#euritmicasocial: Pagina Facebook Udin&Jazz / Twitter Udin&Jazz / Instagram Udin&Jazz / Canale YouTube euritmicavideo / Instagram Euritmica / Pagina Facebook Euritmica

biglietti e abbonamenti
tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito ad eccezione di:
mercoledì 12 luglio – Piazzale del Castello
Stewart Copeland & FVG Orchestra
Poltronissima intero € 55,00 + € 8,25 d.p. / ridotto € 44,00 + € 6,60 d.p. Platea intero € 40,00 + € 6,00 d.p. / ridotto € 32,00 + € 4,80 d.p.

venerdì 14 luglio – Corte Morpurgo
Matteo Mancuso
intero € 15,00 + € 2,00 d.p. / ridotto € 10,00 + € 1,50 d.p.

sabato 15 luglio – Casa Cavazzini
Agnese Toniutti
posto unico € 7,00
prevendita su eventbrite.it (non acquistabile all’ingresso).

sabato 15 luglio – Piazzale del Castello
BRAZILIAN NIGHT Amaro Freitas + Eliane Elias
intero € 30,00 + € 4,50 d.p. / ridotto € 24,00 + € 3,60 d.p.

lunedì 17 luglio – Corte Morpurgo
Lakecia Benjamin
intero € 25,00 + € 3,75 d.p. / ridotto € 20,00 + € 3,00 d.p.

martedì 18 luglio – Piazzale del Castello
Pat Metheny
Poltronissima intero € 50,00 + € 7,50 d.p. / ridotto € 40,00 + € 6,00 d.p.
Platea intero € 40,00 + € 6,00 d.p. / ridotto € 32,00 + € 4,80 d.p.

abbonamento full festival (5 concerti, settore poltronissima)
intero € 150,00 | ridotto € 120,00 | young € 100,00 / L’abbonamento young è riservato a: studenti di ogni ordine e grado under 26.
I biglietti e gli abbonamenti ridotti sono riservati a: studenti di ogni ordine e grado under 26; Soci Banca di Udine; possessori Contatto card, Iscritti a Groove Factory, Iscritti alla Università delle Liberetà, Associati Arci; musicisti iscritti al MIdJ; soci Vicino/Lontano; soci A.C.CulturArti.
biglietteria e prevendita
circuito e punti vendita Vivaticket / per i concerti di Stewart Copeland e Pat Metheny circuito e punti vendita TicketOne / per gli eventi gratuiti prenotazioni su eventbrite.it
abbonamenti: tickets@euritmica.it

Nasce l’ANSJ, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili

Realtà del terzo settore e istituzioni pubbliche in dialogo per un nuovo modo di fare didattica: in aprile coinvolti 70 scuole pubbliche e 7.500 studenti durante il Jazz Day.

Si è costituita il 18 marzo scorso, con sede a Bergamo, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili: l’ANSJ è un consorzio nazionale che, sulla spinta di numerose organizzazioni no profit, scuole di musica, reti pubbliche e realtà del terzo settore, rappresenta più di 6.000 associati tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e operatori della didattica musicale no profit del nostro Paese.

Il direttivo, eletto unanimemente dall’assemblea, è composto dal presidente Claudio Angeleri (rappresentante del CDpM Europe di Bergamo), dal vicepresidente Diego Borotti (direttore didattico della Jazz School Torino), dal segretario Roberto Cuccia (Fondazione Orchestra Jazz Siciliana The Brass Group), Walter Donatiello (CEMM di Bussero, in provincia di Milano), Franco Caroni (Associazione Jazzistica Senese), Beppe Di Benedetto (Jazz’On Parma Orchestra), Matteo Bonti (Scuola Bonamici di Pisa), Andrea Rubini (Ama, Associazione Musica Artistica Pianengo, in provincia di Cremona) e Franca Lensi (associazione culturale Professional Drum di Collegno, nel Torinese).
Afferma Claudio Angeleri, presidente della neonata associazione e del CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo: «L’ANSJ nasce per dare il via a un nuovo percorso culturale, basato sul dialogo per il “sistema” della didattica musicale in Italia con il concorso delle realtà del terzo settore e di quello pubblico, superando contrapposizioni e subalternità». Un percorso nato quindi dal basso, che chiede attenzione e riconoscimenti per le attività e i servizi svolti da parte della politica, degli organi ministeriali preposti e del legislatore. Il tutto in base agli orientamenti comunitari incentrati sulla didattica per competenze e sulla loro certificazione secondo il quadro europeo delle qualificazioni e il sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti (EQF ed ECTS).

Al centro dell’azione educativa – secondo i promotori della neonata associazione – c’è la persona, con i suoi bisogni e le sue diversità, che variano da individuo a individuo, ma c’è anche la complessità dei processi di apprendimento con finalità educative, professionalizzanti, terapeutiche e di inclusione. Diverse esperienze innovative provengono proprio dalla didattica jazz e delle musiche audiotattili: lo studio dell’improvvisazione e del rapporto dialettico con il tempo interiore, la ricerca timbrica e del suono finalizzata alla costruzione di una propria identità sonora e il dialogo tra i musicisti sono processi che permettono all’esecutore non solo di eseguire la musica di altri, ma di autografare con originalità ogni tipo di materiale musicale.
Uno studio condotto lo scorso novembre dall’Università di Bologna per conto dell’Associazione italiana delle Scuole di Musica, a cui l’ANSJ intende aderire da subito, ha fotografato i contorni dell’offerta formativa musicale nel nostro Paese, che conta 100.000 insegnanti e un milione di studenti, di cui 25.000 con disabilità e 50.000 di origine straniera. Si tratta di un bacino di rilievo assoluto, a cui attinge e fa riferimento anche il sistema educativo pubblico per dare un titolo di studio a un percorso avviato (e spesso concluso) già nelle scuole di musica.
La stessa filiera dello spettacolo, dei festival, dei concerti e dei lavoratori del settore musicale è debitrice all’associazionismo per l’importante funzione culturale e sociale svolta nella creazione e nel rinnovamento del pubblico. Sotto il profilo occupazionale, il terzo settore rappresenta un importante ambito lavorativo per i musicisti e i neodiplomati. Infine, anche il mondo della scuola si affida, in virtù del decreto sull’autonomia scolastica del 1999, alla consulenza e alla collaborazione degli esperti delle associazioni per creare, ampliare e qualificare l’offerta formativa in musica per tutti gli studenti.

L’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili è stata subito operativa realizzando in concomitanza all’International Jazz Day UNESCO nel mese di aprile grazie alla rete nazionale Jazz Mood School, associata ad ANSJ di oltre settanta istituti pubblici, diverse lezioni/concerto e momenti formativi, seminari e occasioni di confronto con il concorso di amministrazioni locali e regionali con la partecipazione più di 7.500 studenti. Inoltre, su iniziativa dell’Università di Scienze della Formazione di Roma Tre collabora alla realizzazione del Master accademico di II Livello sulla Musica d’Insieme ad indirizzo jazz con la partecipazione di Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Damiani, Tullio de Piscopo, Claudio Angeleri per la parte pratica mentre i proff. Raffaele Pozzi, Vincenzo Caporaletti, Francesca Borruso, Lorenzo Cantatore, Stefano Mastandrea, Luca Tedesco per l’area musicologica e didattica delle scienze umane.

L’obiettivo è la formazione dei docenti nei vari ambiti della didattica musicale pubblica e del terzo settore.

Intanto si apprende che una delegazione dell’Associazione Nazionale Scuole Jazz e Musiche Audiotattili composta dal presidente Claudio Angeleri, dal vicepresidente Diego Borotti, e dal consigliere Franco Caroni ha incontrato in collegamento telematico con il Ministero dell’Università e Ricerca la dott.ssa Alessandra Gallone, Consigliera del Ministro dell’Università con delega AFAM, Anna Maria Bernini e il dott. Gianluigi Consoli della Direzione generale dell’internazionalizzazione e della comunicazione MUR. Nel corso dell’incontro si è delineata la normativa vigente in materia di riconoscimento dei titoli di studio musicali in Italia con specifico riferimento al sistema EQF European Qualification Framework inaugurando un proficuo dialogo con il Ministero finalizzato all’inclusione delle scuole nazionali di musica del terzo settore nel processo di riconoscimento dei titoli di studio.