Ennio Morricone “The Hateful Eight”. Musica per immagini

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Il maestro Morricone è stato insignito pochi giorni fa dell’Oscar per la colonna sonora del bellissimo “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. È, questo, il suo primo “vero” premio, come è noto, dopo un Oscar alla carriera vinto alcuni anni fa.
Tutti giustamente felici, grandi feste e retorica patriottarda della TV e della politica – per nulla alimentata dallo schivo e quasi sacerdotale autore – ma la personalità vera di questo notevolissimo compositore, che meriterebbe un approfondito studio critico, rimane misteriosa.

A scorrere i numerosi titoli del suo catalogo sul sito web www.enniomorricone.org scorgiamo almeno due persone distinte: l’Ennio fantasioso autore di colonne sonore e l’Ennio compositore di (sua la definizione) “musica assoluta”.
Diversamente dal di lui più illustre predecessore italiano, il milanese Nino Rota, nella galassia del Morricone quelle due personalità non si toccano, o quasi. Quanto il Morricone cinematografico è accattivante, proteiforme, eclettico a 360 gradi nell’espressione, dominatore assoluto degli stili universali, tanto il gemello “puro” è difficile, molecolare, persino antiespressivo nella sua suprema distillazione, quasi che il compositore “serio”, tutto teso a passare per alambicco il corpo del suono nelle sue infinite ramificazioni, cerchi un’espiazione del successo cinematografico ottenuto dal suo alter ego grazie alle melodie per Tornatore e alle zufolate, geniali, per Sergio Leone.. una propiziazione, insomma, della divinità offesa dell’Avanguardia.
Preoccupazione peraltro vana: da quarant’anni infatti, come parcheggiati in una periferia infinita, ci troviamo in perpetua post-avanguardia, laddove il meglio di ogni cosa sembra dover sopraggiungere dopo di noi. (altro…)