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Renato Sellani – “Quando m’innamoro” – Incipit records INC 147

Non ci crederete ma ancora oggi, in pieno secolo XXI, c’è ancora chi sostiene l’assoluta mancanza di melodia nella musica jazz: ebbene ai sostenitori di questo stupido pregiudizio consigliamo caldamente l’ascolto di questo album. Sellani è uno dei decani del nostro jazz ma non sembra minimamente soffrire l’usura del tempo: la verve, la gioia di suonare, il gusto raffinato, la tecnica sopraffina, il tocco leggero, la straordinaria capacità di modellare complesse armonie e di improvvisare suadenti linee melodiche sono rimasti quelli dei tempi migliori. E sono tutte qualità che si riscontrano ampiamente nell’album in oggetto che ha una sua genesi particolare: come spiega lo stesso “Sellani”, dopo aver incontrato il compositore Roberto Livraghi ed aver ascoltato alcune delle sue canzoni, “mi hanno positivamente incuriosito al punto da indurmi a proporgli la registrazione di questo CD”. Naturalmente Livraghi ha accettato con entusiasmo e così, dopo aver scelto assieme i brani da mettere in repertorio, Sellani è entrato in sala di incisione dando vita a questa ulteriore perla di una oramai lunga collana. Ma chi è Roberto Livraghi. Questo nome, ai più giovani, probabilmente dirà poco mentre si tratta di un compositore che ha scritto alcuni veri e propri hit: ricordiamo innanzitutto il pezzo cha dà il titolo all’intero album; “Quando m’innamoro” partecipò al Festival di Sanremo del 1968 cantato da Anna Identici e dai Sandpipers e subito dopo fu inciso da Englebert Humperdinck che lo portò al successo internazionale mentre Andrea Bocelli l’ha inserito nel suo album “Amore”. “Ho sognato d’amarti” è uno splendido pezzo interpretato magnificamente da Bruno Martino a cavallo fra i ’50 e i ’60 mentre “Sogno d’estate” si avvalse nel 1958 di una splendida versione di Fred Buscaglione. Ebbene , tutti e tre questi pezzi sono inclusi nell’album assieme ad altri brani mai registrati prima d’ora. Sellani interpreta il tutto alla sua maniera, con grande originalità e delicatezza regalandoci una cinquantina di minuti di musica allo stesso tempo di grane spessore e di estrema godibilità.

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