Il concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma

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eVANNel marzo del 2013 il pianista Antonio Faraò entrava negli studi della Clubhouse a New York in compagnia di tre vere e proprie icone del jazz moderno: Joe Lovano sax tenore e soprano, Ira Coleman contrabbasso e Jack Dejohnette batteria. In realtà Faraò non era nuovo a collaborazioni di prestigio con grandi musicisti: in particolare aveva avuto al suo fianco  Ira Coleman nel cd “Black Inside” del 1999, nel 2000 aveva registrato un album con il quintetto di Giovanni Tommaso in cui figurava Joe Lovano e con Jack Dejohnette aveva firmato l’album “Thorn”… solo che questa volta gli è riuscita l’impresa di mettere assieme tutti e tre questi musicisti. Il risultato è stato  “Evan” un delizioso CD nato dalla collaborazione tra l’etichetta italiana Jando Music e la francese Cristal Records e contenente sette composizioni originali del pianista con l’aggiunta di due celeberrimi brani quali “Giant Steps” di John Coltrane e “Roma nun fa la stupida stasera” di Armando Trovajoli… e così Faraò ha avuto modo di firmare una delle produzioni più interessanti degli ultimissimi anni. I meriti vanno, ovviamente, divisi tra la bellezza delle composizioni e la straordinaria cifra tecnico-interpretativa del quartetto che  riusciva ad evidenziare al massimo le potenzialità di ogni singolo musicista. Antonio FaraòOvviamente un gruppo così non può essere mantenuto se il leader abita e agisce prevalentemente in Italia e così Faraò ha dovuto ricostituire il quartetto per presentare il CD a Roma. La scelta è caduta sul sassofonista Pietro Tonolo, sul contrabbassista Enzo Pietropaoli e sul batterista Roberto Gatto; i quattro si sono esibiti venerdì 21 marzo al Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica di Roma presentando la musica contenuta in “Evan”. Il risultato è stato sorprendente tenuto conto del fatto che i quattro per la prima volta eseguivano questo repertorio; i brani sono stati ottimamente assimilati e l’empatia è risultata palpabile con Faraò sempre in grado di svolgere il suo scintillante pianismo particolarmente esaltante in “Giant Steps”. Dal canto suo Pietro Tonolo ha risposto perfettamente alle sollecitazioni del leader facendo cantare i suoi strumenti e improvvisando con quella sagacia che gli conosciamo da tempo. Di Roberto Gatto ed Enzo Pietropaoli si può solo dire che costituiscono una delle ritmiche più efficaci dell’intero Vecchio Continente con Roberto sempre perfetto nel tenere il tempo ed Enzo particolarmente efficace non solo nelle armonizzazioni ma anche negli assolo sempre più frequenti. Particolarmente riuscita l’interpretazione della title-track dedicata al figlio di Antonio anche se, rispetto al disco, si avverte la mancanza dell’apporto vocale di Judi Silvano. Il concerto si è concluso con un bis, “Roma nun fa la stupida stasera”, che ha vieppiù soddisfatto il pubblico.

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