Sabato 8 febbraio al MAXXI e domenica a Tor Bella Monaca

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Maria Pia De Vito b

La nuova serie di concerti del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma si apre al MAXXI sabato 8 febbraio alle 21.00 con il jazz di Maria Pia De Vito e del Vocal Ensemble Santa Cecilia. Il concerto sarà ripetuto domenica 9 alle 11.00 al Teatro Tor Bella Monaca.

Come preannuncia il titolo “Vocal Geographies”, si farà un viaggio in diversi continenti e in mondi musicali diversi. Si parte con “One Heart three voices”, che dà il titolo all’album inciso in Francia nel 2005 dalla stessa Maria Pia De Vito insieme a David Linx e Diederik Wiessels e si arriva a “Birdland” dell’austriaco Joe Zawinul, il brano simbolo dei Weather Report.

In mezzo si esplorano molti territori musicali. Non possono mancare gli Usa multicolori, multirazziali e multimusicali del blues “Freddie Freeloader” di Miles Davis, dell’inno “A quiet Place” di Ralph Carmichael – negli anni Cinquanta collaboratore di Nat King Cole e nei Settanta iniziatore di un tipo di canti cristiani molto popolari in America – e del latino del Conneticut Vince Mendoza.

Si tocca l’America del sud con il samba “Agua Viva” del brasiliano Filò Machado. E c’è, del tutto inatteso, anche un viaggio nel tempo che ci porta cinque secoli indietro, al Cinquecento e al fiammingo Orlando Di Lasso, un genio del rinascimento, che qui ci sorprende e diverte con “Allalla pia calia” – una “moresca” piena di sorprese ritmiche, con un testo strampalato che imita il linguaggio degli schiavi mori: allora non esisteva il politicamente corretto… – e “Stu core mio”, una villanella in dialetto napoletano.

Maria Pia De Vito è oramai personaggio ben noto nel mondo musicale, a prescindere dalle etichette.  Inizia l’attività nel 1976 come cantante e polistrumentista in gruppi di ricerca su musica etnica e colta di tutto il mondo. Dall’80 è attiva in campo jazzistico, collabora con importanti musicisti della scena jazz mondiale e partecipa a festival internazionali. La ricerca su canto e voce abbraccia diversi campi: dalla personale elaborazione della lingua e cultura napoletana attraverso l’improvvisazione e l’incontro con culture diverse, free jazz ed elettronica, la prossimità con la musica barocca, il lavoro sulla forma canzone senza limitazioni di genere. È docente di Canto Jazz presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma. In questo concerto Maria Pia dirige il Vocal Ensemble Santa Cecilia, nato all’interno della classe di canto jazz e di musica d’insieme del Conservatorio. Questo gruppo di oltre venti elementi svolge una ricerca improvvisativa e di repertorio che spazia dalla polifonia del tardo rinascimento ad autori contemporanei, per una pratica della voce e dell’improvvisazione jazzistica applicata a materiale della più diversa origine storica e geografica.

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