SI CANTA MAGGIO – Quarta edizione

Ambrogio Sparagna

Ambrogio Sparagna

Dopo il successo delle prime tre edizioni, Si Canta Maggio torna ad animare l’Auditorium Parco della Musica con 150 artisti provenienti da tutte le regioni per festeggiare con i canti del lavoro del Primo Maggio il Centocinquantenario dell’Unità nazionale. Una grande festa, un grande spettacolo, all’aperto e al chiuso, nell’Auditorium aperto al pubblico, dalla mattina alla sera.

A partire dalle ore 10.30, nell’area dei giardini pensili del Parco della Musica, a ingresso gratuito, gastronomia, mostre, liuteria artigianale, musica, balli e canti tipici della tradizione contadina e alle 13 pic-nic ecosostenibile sui giardini pensili con fave,salumi,vino e pecorino.

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ANCORA SULLA PROFESSIONALITA’… Un talento mal guidato

Cari amici, eccoci ancora su un tema che, come sapete, mi appassiona oramai da molto tempo. Certo, corro il rischio di annoiarvi, ma accadono cose, fatti che sarebbe un vero delitto non farvi conoscere.

Così anche questa volta vi racconterò una storia paradossale ma vera al mille per mille eccezion fatta per i nomi dei personaggi coinvolti e le località dei concerti perché non voglio fare pubblicità neppure indiretta a questi signori (si fa per dire, naturalmente…).

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SUCCESSO PER L’ORCHESTRA ITALIANA DEL CINEMA A PECHINO

Nicola Piovani

Nicola Piovani

Standing ovation al Beijing Film Festival per l’eccellenza musicale italiana. Nel doppio concerto sinfonico-visuale nella sede del parlamento cinese su Piazza Tiananmen straordinario ospite d’eccezione il Maestro Nicola Piovani.

Grandissimo successo per l’Orchestra Italiana del Cinema al Beijing International Film Festival, prima edizione della rassegna dedicata al cinema internazionale ospitata a Pechino dal 23 al 28 aprile, con la partecipazione di 42 Paesi e 160 pellicole.

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Worldream e Vana Gierig chiudono “Jazz in Forte”

Vana Gierig

Vana Gierig

Si conclude venerdì 29 aprile la rassegna “Jazz in Forte” organizzata a Roma presso il Forte Prenestino.

In programma due concerti:

WORLDREAM (etnojazz) con Federico Laterza – piano,  harmonium indiano e tastiere, Paolo Innarella – sassofoni, flauti e  ciaramella, Lutte Berg – chitarre, Stefano Cesare –  basso elettrico e contrabbasso, Nihar Mehta – tabla, Giovanni Lo Cascio – batteria e percussioni .

Il progetto dei Worldream, portato avanti dal pianista Laterza, ha quasi vent’anni ed unisce Occidente ed Oriente, jazz e musica indiana. Un impasto straordinario che non dimentica suoni italianissimi, come quello della ciaramella, ed apre paesaggi sonori fortemente evocativi. Worldream ricerca radici comuni nella improvvisazione e nella composizione ed esaudisce questa spinta ideale attraverso una musica avvincente. La loro musica  è sempre il risultato di un importante affiatamento ed è in grado di  rendere concreto l’incontro di  latitudini musicali solo apparentemente lontane. NA GIERIG TRIO (multi) con Vana Gierig – piano, Fabio Casentini – batteria, Raffaello Pareti – contrabbasso.

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Neko e Raj Trio al Music Inn di Roma

NEKO (foto Claudio Casanova)

NEKO (foto Claudio Casanova)

Venerdi 29 aprile ore 22 FRANCESCO DIODATI NEKO – Purple Bra

Francesco Diodati, chitarra
Francesco Bigoni, sax tenore
Francesco Ponticelli, contrabbasso
Ermanno Baron, batteria

Neko unisce la freschezza melodica e timbrica alla libertà formale per dar forma a canzoni ricercate ma orecchiabili. Una ricerca espressiva in cui il jazz è solo il punto di partenza.Il repertorio, oltre a composizioni originali, comprende rivisitazioni di brani di Jeff e Tim Buckley, Ornette Coleman, Thelonius Monk.

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RYOICHI KUROKAWA “RHEO”

Ryoichi Kurokawa

Ryoichi Kurokawa

Grazie alla collaborazione del Musicus Concentus la Notte Bianca 2011 di Firenze presenterà la straordinaria performance di Ryoichi Kurokawa, il giovane artista giapponese acclamato per la singolare prospettiva con cui opera tra musica e video. A Firenze Ryoichi Kurokawa, in anteprima italiana, presenterà RHEO, un’opera ispirata al “pant! a rei” di Eraclito, pensata come un trittico dei dipinti antichi, che prevede l’uso di tre grandi schermi verticali allineati e un sistema sonoro surround, con cui l’artista giapponese rappresenta la sua visione del continuo scorrere dell’esistenza.

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