Frutti prelibati dalla collaborazione tra giovani italiani, olandesi e polacchi

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Quale lo stato di salute del jazz europeo? Quali le differenze e i punti di incontro tra il jazz italiano, olandese e polacco?
A queste domande ha cercato di fornire esaurienti risposte un convegno-conferenza svoltosi giovedì 11 aprile presso la Casa del Jazz di Roma.

L’evento si è posto come momento finale di “youme” ovvero “YOUng Musicians Play Europe”, un progetto di collaborazione tra Italia, Polonia e Olanda, creato da Percentomusica, coorganizzato con l’ International Association of Schools of jazz e Fundacja Jazzarium e sostenuto dall’Education, Audivisual & Culture Excecutive Agency (AECEA) della Commissione Europea. “Youme” nasce con l’intenzione di ridefinire la concezione di Jazz, legando questo genere non più ad uno specifico repertorio o contesto storico, ma all’approccio espressivo che lo caratterizza e lo contraddistingue: l’improvvisazione. Di qui la proposta di percorsi formativi che danno la possibilità di affrontare lo studio del Jazz in modo approfondito ed estremamente innovativo.

I percorsi formativi hanno interessato sessanta giovani scelti nei tre Paesi partecipanti e sono culminati con la partecipazione a tre differenti festival svoltisi nell’estate del 2012: a Varsavia, a The Hague e per quanto riguarda il nostro Paese nella Capitale con il “Decontaminate Rome”, un festival internazionale in cui 20 tra i più talentuosi studenti di ogni Paese hanno avuto la possibilità di esibirsi in performance artistiche presso la Casa del Jazz e L’Auditorium Parco della Musica.

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