Quando il jazz incontra la musica moderna

Ibrido Hot sevenSerata molto interessante, forse più del solito, quella del 15 maggio scorso alla Casa del Jazz per il secondo appuntamento del nuovo ciclo di guide all’ascolto dedicato agli standards e condotto da Gerlando Gatto. Ospite un gruppo assolutamente atipico, l’”Ibrido Hot Seven” vale a dire Antonio Apuzzo sax alto, sax tenore, clarinetto, clarinetto basso, Francesco Fratini tromba, Pino Capomolla flauto, Andrea Amendola viola, violino, Sandro Lalla e Gianluca Taddei contrabbasso, Luca Bloise marimba e percussioni.

Il “padrone di casa”, ovvero Gerlando Gatto, ha introdotto l’appuntamento con il solito garbo facendo ascoltare la sigla scelta per l’occasione, vale a dire “Me and Mrs. Jones” nella storica incisione di Billy Paul, il cantante soul che portò il brano al successo nel 1974.

Si passa quindi alla presentazione del gruppo e Gatto ed Apuzzo si soffermano sul concetto di “jazz da camera” come musica che presenta un rapporto sinergico tra un impianto prettamente jazzistico e modalità esecutive desunte per lo più dalla tradizione eurocolta.

E’ stata quindi la volta di uno storico filmato: il tenorsassofonista Ben Webster impegnato nell’esecuzione di “Chelsea Bridge” di Billy Strayhorn; la straordinaria esecuzione di Webster dà modo a Gatto e Apuzzo di sottolineare la grandezza di questo artista ponendone in rilievo quel “soffiato” che costituisce la sua principale caratteristica.

Com’è nella logica del ciclo, si ascolta una seconda interpretazione di “Chelsea Bridge” dovuta al “29th Street Saxophone Quartet”, seguita dall’esecuzione live che evidenzia un gruppo ben compatto, consapevole dei propri mezzi espressivi e perfettamente a suo agio con questo materiale tematico. Convinti e calorosi gli applausi che si ripetono dopo la presentazione del primo original, “Sette incontri”, un pezzo per l’appunto in sette quarti dovuto alla bella penna di Pino Capomolla. A questo punto Gatto introduce un elemento affatto nuovo: spiegazione con dimostrazione di alcuni termini usati nel jazz e così con l’aiuto dei musicisti si illustra e si fa ascoltare cosa si intende per “poliritmia”.

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