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Stefania Tallini – “Viceversa” – Alfa Music AFMCD164

Stefania Tallini è una delle artiste più sottovalutate del nostro panorama jazzistico. Pianista dotata di una solida preparazione di base ha tutte le qualità per eccellere: tocco sempre pertinente rispetto alle esigenze espressive, squisita sensibilità, solido senso ritmico e grande propensione per la scrittura. Dato, quest’ultimo, che risalta evidente ascoltando questo splendido album (è il settimo da leader) tutto giocato sul filo della ricerca melodica grazie anche alla preziosa collaborazione di Corrado Giuffredi, clarinettista acclamato al di là di ogni genere musicale, ma soprattutto di Guinga, compositore chitarrista e cantante non a caso considerato una delle personalità di maggior spicco della nuova musica brasiliana. Si ascolti come la voce di Guinga risulti straordinariamente “giusta” (non trovo un aggettivo migliore) in “Duke” e “Mãe Do Mar” gli unici due brani cantanti dall’artista brasiliano. In particolare il secondo brano è eseguito in portoghese, con il testo di un grande poeta dell’avanguardia brasiliana: Thiago Amud. Per il resto l’album è quanto mai variegato. La Tallini si riserva uno spazio in solitario nel brano d’apertura, che da il titolo all’album, in cui Stefania si esibisce in un “piano duo” suonando con se stessa, e in ”Pesarobajao” dedicato a Hermeto Pascoal. Gli altri sono tutti duetti: quattro con la chitarra di Guinga e sei con il clarinetto di Giuffredi. Ma in tutti i brani l’empatia tra i musicisti è perfetta, completa, a conferma del titolo “Viceversa” che, come spiega la stessa Tallini, “ha il senso della reciprocità, dello scambio, del rapporto tra diversità” . “Viceversa”, quindi, per raccontare di un amore forte verso il jazz, la musica brasiliana, la musica classica. Una trasversalità che si traduce in grande ricchezza d’ispirazione, con un Brasile ben lontano da quello oleografico che tutti immaginano e con un sapore cameristico che si avverte immediato quando entra in scena Giuffredi. Il tutto condotto ad unità dalla sapienza pianistica di Stefania che si conferma, come si accennava in apertura, artista moderna, matura, in grado di affrontare qualsiasi prova senza perdere alcunché della propria ricchissima individualità.

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