Tempo di lettura stimato: 8 minuti

Yaron Herman – “Alter ego” – ACT 9530-2

Questo album presenta una novità di non poco conto nelle scelte artistiche del pianista Yaron Herman: niente più cover di successi pop ma undici brani originali cui si aggiungono una composizione di Gideon Klein e “Hatikva” , l’inno nazionale ebraico. Ad accompagnare Yaron ci sono i fidi compagni Stephane Kerecki al contrabbasso e Ziv Ravitz alla batteria con l’aggiunta di due sassofonisti, lo statunitense Logan Richardson al sax alto e il talentuoso parigino Emile Parisien ai sax tenore e soprano. I fiati regalano al gruppo maggior mordente e maggior incisività che si avvertono soprattutto nei brani a tempo veloce come ad esempio in “Mojo”. Ma, al di là delle prestazioni dei singoli, è la personalità del leader che si staglia prepotente questa volta anche come compositore. Le sue partiture sono tutt’altro che banali denotando una compiuta conoscenza dell’universo pianistico, non solo jazzistico. A ciò si aggiunga il dichiarato intento di esprimere, attraverso la musica, con la massima onestà e trasparenza una serie di emozioni, di sensazioni che l’artista ha vissuto nel corso degli anni. In quest’ambito da segnalare il modo amorevole con cui Herman tratta l’inno nazionale riservandolo ad un duetto pianoforte-sassofono. Comunque il pezzo più interessante è forse quello più lungo dell’album, “Madeleine” sia per la compattezza del gruppo, sia per lo splendido assolo del leader: dopo l’ennesimo dialogo piano-sax che si scambiano il ruolo di strumento guida, dopo circa quattro minuti prende letteralmente il volo l’assolo di Herman magnificamente supportato da Ravitz e soprattutto da Kerecki che non esiterei a definire bassista di classe superiore.

Articoli scelti per te:

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

<< Pagina precedente

  1. Bugge & Henning – “Last spring”
  2. Yaron Herman – “Alter ego”
  3. Jeanette Köhn & Swedish Radio Choir – “New Eyes on Baroque”
  4. Joachim KÜhn Trio – Voodoo Sense”
  5. Geir Lysne – “New Circle”
  6. Gerardo Nuñez – “Travesía”
  7. Iiro Rantala – “Lost heroes”
  8. * Tutto in una pagina *
Pagina successiva >>

Commenti

commenti

Shares