Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Latin Jazz Quartet @ Zingarò Jazz Club, Faenza

Sonorità sudamericane allo Zingarò Jazz Club di Faenza con il Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Latin Jazz Quartet.

Mercoledì 23 novembre 2016. ore 22
ingresso libero

Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Latin Jazz Quartet
Paola Lorenzi. voce, percussioni
Pedro Mena Peraza. chitarra, percussioni
Stefano Travaglini. contrabbasso
featuring: Gendrickson Mena Diaz. tromba, flicorno, pianoforte

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub (altro…)

CHERYL PORTER: LA MIA MINA

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di Angelica Montagna – Quasi due ore di spettacolo, da tutto esaurito. Ed un nome: Cheryl. Basta questo per riconoscere la grandezza di un’ artista eclettica, versatile, una trasformer in piena regola. Cheryl Porter non ha mancato di stupire, emozionare, commuovere una platea di 900 persone giunte da tutta Italia. Una vocalità in grado di raggiungere le schiere celesti, pur non cimentandosi stavolta nello spirituals o nel gospel a lei più congegnali ma riuscendo ad interpretare magistralmente le canzoni di Mina e Mia Martini.
Una sfida importante: anche quella di cantare in una lingua che non le appartiene nonostante l’ artista nata a Chicago viva ormai da anni nella campagna vicentina dove ha messo su famiglia. Ed è proprio l’amore per Vicenza che l’ ha fatta esordire in palco, chiedendosi come fare per essere definitivamente “adottata” dalla città berica. Una serata che ha voluto essere un omaggio a tutte le donne, perché “capiscano il proprio valore, unite sotto i medesimi sentimenti tutti al femminile”. Anche di questo ha parlato Cheryl Porter dal palco, perché le sue non sono semplicemente performance canore ma veri e propri spettacoli dove stabilire un dialogo costante con il pubblico, arrivando a far alzare in piedi tutte le donne della platea e a farle ballare il twist con “Tintarella di Luna”. Autoironica “…noi donne siamo tutte forti, bellissime, di tutti i colori, di tutte le taglie…”, ha saputo regalare momenti di grande commozione anche grazie all’omaggio estemporaneo a Leonard Cohen recentemente scomparso ed interpretando una “Hallelujah” come pochi altri artisti. Di forte impatto emotivo “E penso a te”, da brivido “Almeno tu nell’Universo”. Del tutto originale “Grande grande grande” recitata nella prima parte e cantata in due lingue.
Insomma un’artista stupenda, Cheryl Porter, di quelle personalità che riescono a far dimenticare i minuti che passano e che con tanta generosità è in grado di riempire un intero teatro di energia contagiosa, positiva, facendoti tornare a casa con un bagaglio in più, eppure mai così leggero e piacevole. Ma la Cheryl Porter che ho raggiunto in camerino dopo le prove, soltanto un paio d’ ore prima dello spettacolo, mi era apparsa diversa. Priva di trucco, con una bandana in testa e tanta semplicità in mano. Particolarmente tesa (come lei mi dirà in seguito), perché è una bella sfida quella di interpretare due Donne così grandi. In realtà, mi renderò conto una volta seduta in platea, le grandi Donne sono state tre. Mi guarda con un’aria tenera che mai farebbe presagire ad un personaggio di spettacolo, grande catalizzatrice, oltre che artista dalle rare doti canore. L’ intervista ha inizio. (altro…)