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Elisabetta Antonini, Marcella Carboni – “Nuance” – Blue Serge 042

E’ davvero con colpevole ritardo che vi segnaliamo questo notevole album: la prima copia giunta in redazione non funzionava bene; dietro nostra richiesta ne è arrivata una seconda che fatalmente è andata a finire sotto il mucchio dei nuovi CD ricevuti nel frattempo. Ma, data la valenza del compact, ci sembrava giusto portarlo in ogni caso alla vostra attenzione. In effetti si tratta, nel suo genere, di un vero e proprio gioiellino, curato in ogni particolare e degno della massima attenzione. Certo, non è musica da grandi numeri ma in questa sede ciò poco o nulla importa. Quel che, viceversa, è interessante sottolineare è la straordinaria intesa raggiunta da queste due artiste, un’intesa che consente loro di riempire lo spazio sonoro come se si trattasse di una formazione numerosa mentre si tratta di un duo. Marcella Carboni la conoscevamo personalmente: avevamo lavorato assieme ed era stata un’esperienza straordinaria che ci aveva fatto scoprire l’ esistenza, anche nel nostro Paese, di una musicista capace di rendere l’arpa del tutto pertinente al mondo del jazz. Di Elisabetta Antonini avevamo ascoltato parecchio ma crediamo che fino ad oggi questa rappresenti la sua migliore fatica discografica. In coerenza con il titolo, “Nuance”, l’album esplora ogni minima possibilità del connubio tra arpa e voce servendosi di un repertorio tanto variegato quanto complesso e difficile. Così l’apertura è dedicata alla musica brasiliana, ma non quella da cartolina che troppo spesso vediamo inserita in album di jazz come se si trattasse di prezzemolino buono per ogni occasione: qui le due artiste si sono rivolte ad uno dei più sensibili autori brasiliani di oggi vale a dire Guinga, interpretandone con grande sensibilità lo splendido “Choro pro Ze’”. E basta già l’ascolto di questo brano per definire la cifra stilistica del duo e quindi dell’intero album che prende immediatamente quota. Seguono una serie di brani uno più convincenti dell’altro tra cui segnaliamo il celebre “Lazy Afternoon”, “Luiza” di Antonio Carlos Jobim, “Parole e ali incerte” e “On the Rope” con musica di Antonini e testi, splendidi, di Paola Massero che forse qualcuno ricorderà accanto a Gerardo Iacoucci in un bel CD dedicato alla canzone francese. Chiudono l’album il celebre “Summer samba” di Valle-Gimbel e “Sea Lady” di Winstone-Wheeler. (GG)

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