YOUng Musicians play Europe – Conferenza sul jazz europeo

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Giovedì 11 Aprile 2013 | Ore 10.30
Casa del Jazz | Via di Porta Ardeatina 55 | Roma

L’evento, patrocinato dal Programma Cultura della Comunità Europea è promosso da Percentomusica in collaborazione con l’International Association of Schools of Jazz, Conservatorio Reale dell’Aja, Fundacja Jazzarium e Warsaw Summer Jazz Days.
Il jazz Europeo ha una grande tradizione, ormai da molti decenni sempre più ascoltata anche oltreoceano, con una ricchezza che viene dall’aver fuso l’eredità afroamericana con la tradizione europea della musica colta, esaltando la ricchezza delle differenze tra le culture dei diversi paesi europei che parlano e comunicano attraverso il linguaggio universale della musica improvvisata.

Attraverso un’analisi della realtà musicale polacca olandese ed italiana, l’incontro, aperto a tutti i musicisti e gli operatori del settore che vorranno intervenire, cercherà di fare il punto sul jazz europeo contemporaneo con un particolare sguardo sui nuovi musicisti che si stanno affermando sulla scena e sulla didattica del jazz nel nostro continente.

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I nostri CD. Le montagne, l’amore e l’ironia nella musica di Daniele D’Agaro

Daniele D’Agaro Adriatics Orchestra – “Mountains, Love & Humour – (artesuono, art 96).

dagaroLa formazione è nata dall’azione utopistica ed instancabile del sassofonista, clarinettista e compositore friulano D’Agaro: l’ipotesi originaria puntava a coinvolgere jazzisti dell’area balcanica ma da qualche anno l’Adriatics Orchestra si è concretizzata in un nonetto di base ampliabile, con musici italiani ed olandesi (ad Amsterdam è a lungo vissuto, affermandosi, D’Agaro). La band allinea il leader-compositore (cinque i suoi titoli) e Tobias Delius (clarinetto e sax tenore); Sean Bergin (sax soprano, alto, tenore; concertina, flauti e voce; cresciuto in Sudafrica, il visionario polistrumentista è morto il 1° settembre 2012 e l’album è l’ultima, toccante testimonianza della sua genialità, si ascoltino “Portraits of Two Sheperds”, “Rotie” e “Family’s Ties”); Davide Ghidoni (tromba, flicorno); Mauro Ottolini (trombone, flicorno tenore, conchiglie, in bell’evidenza in “Otto’s (cara) van”; pluripremiato nei referendum delle riviste specializzate nel 2012); Saverio Tasca (marimba, balafon e percussioni); Bruno Marini (organo); Stefano Senni (contrabbasso) e Han Bennink (batteria). Sono presenti in alcune delle dodici tracce il contrabbassita Alessandro Turchet, Denis Biason al banjo, il trombonista Wolter Wierbos ed i percussionisti Ousmane Bangura e Naby Kamarà (nel conclusiovo “Fonkitong”).

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