Intervista raccolta da Gerlando Gatto

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Intervista raccolta da Gerlando Gatto

Ivano Nardi

-Come sta vivendo queste giornate
“Resistere per esistere… cerco di prendere l’aspetto più “sano” dello stare in casa… anche se in genere sono casalingo; certo senza nessuna costrizione, però leggendo e rileggendo libri e non solo, studiando un po’, cercando di scoprire o approfondire cose nuove… facendo pulizie e piccoli lavoretti…Lo so ma sarebbe troppo lungo il discorso da affrontare in poche righe; in definitiva cerco di dare valore al tempo, sospeso e senza tempo, alla riflessione al silenzio ai profumi… scrivendo e pensando al dopo”.

-Come ha influito sul suo lavoro; pensa che in futuro sarà lo stesso?
“Io vivo di musica e di solito è già molto dura, ma mai come in questo periodo. Sono fortunato nonostante tutto perché percepisco una piccola pensione di invalidità; penso invece a chi non ha neanche quella. Comunque nonostante le mie difficoltà cerco sempre di dare una mano, seppur piccola a chi ne ha più bisogno di me…non sto a elencare cose e persone. Spero che almeno per il futuro tutto ciò ci serva da lezione, una lezione sociale e politica per tutti noi”.

-Vive da solo o con qualcuno? E quanto ciò risulta importante?
“Dopo mille vicissitudini della mia vita un po’ travagliata, vivo con mia madre (che però adesso si trova da mia sorella) ma prima ancora con tutta la mia famiglia compreso mio nipote nei primi anni di vita, nella casa dei nonni dove sono nato e cresciuto, una volta si usava così. Le case di cui parlo erano assegnate ai dipendenti della provincia e ad esempio anche Massimo Urbani viveva con nonna e famiglia. Anche in questo caso mi sento abbastanza fortunato in quanto gli affitti non sono altissimi altrimenti non so”.

-Pensa che questo momento di forzato isolamento ci indurrà a considerare i rapporti umani e professionali sotto una luce diversa?
“Sì, ne sono sicuro. La maggior parte delle persone non ha mai avuto tutto questo tempo per pensare, riflettere e scoprire se stessi… aiuterà a capire tante cose”.

-Crede che la musica possa dare la forza per superare questo terribile momento?
“La musica aiuta sempre! Musica per guarire e non solo; la musica suggerisce, insegna ed è pura magia e come per magia può fare miracoli”.

-Se non la musica a cosa ci si può affidare?
“Alla cultura questa sconosciuta! Approfondire per migliorare i rapporti nella famiglie, con i figli visto che normalmente tutto questo è lasciato da sempre indietro… e la fede perché no!”.

-Quanto c’è di retorica in questi continui richiami all’unità?
“L’unità già… siamo da sempre i campioni del mondo della retorica, ma forse in questo periodo visto che in molti stanno scoprendo di nuovo cose dimenticate o mai conosciute c’è un filo di verità in più, almeno lo spero. Riassaporare tutti, e sono molti, i valori di solidarietà, amicizia, amore rispetto…aspetti a me molto cari”.

-E’ soddisfatto di come si stanno muovendo i vari organismi di rappresentanza?
“Vorrei tanto poter dire no comment! Comincerei a essere polemico e non solo, ma di confusione ce n’è già abbastanza in questo periodo così strano e imprevedibile; quando finirà si penserà a chi mandare a quel paese pubblicamente e perché”.

-Se avesse la possibilità di essere ricevuto dal Governo, cosa chiederebbe?
“La prima cosa aiutare TUTTI quelli che necessitano di aiuti fondamentali per tirare avanti e sono una gran parte di questo Paese: disoccupati, nullatenenti, pensionati a basso reddito, famiglie numerose… bloccherei sfratti e pagamenti impossibili… chiederei a chi ha grandi possibilità economiche e non solo di dare un aiuto concreto invece di parlare in tv e social, solo chiacchiere, siamo stufi e non ne possiamo più di bugie battibecchi sterili e mafiosità”.

-Hai qualche particolare suggerimento di ascolto per chi ci legge in questo momento?
“Gli ascolti, certo: sto riascoltando tutti i miei dischi che sono stati importanti per la mia crescita musicale ma visto che sono ancora molto curioso spingo oltre le mie conoscenze. Comunque forse a tutti suggerirei di ascoltare o riascoltare ‘A LOVE SUPREME’ di Coltrane che fa sempre bene al cuore e all’anima”.

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